Il campionato 2009-‘10 fu quello del ritorno dell’Alessandria del presidente Gianni Bianchi nel calcio che conta, dopo le purtroppo note e tristi vicissitudini che portarono anche al fallimento del club e alla sua rinascita. Si trattò di un’annata condotta con regolarità (anche se ci furono due allenatori, prima Luciano Foschi e poi Francesco Buglio) e i buoni risultati garantirono alla squadra grigia non solo una meritata salvezza conquistata anzitempo, ma anche un brillante ottavo posto in classifica.
A pochi giorni dall’inizio del campionato la società dovette affrontare un’importante e complicata questione, quella relativa al campo di gioco: il Comune scelse di programmare la completa ristrutturazione della Curva Nord, quella destinata ai tifosi di casa, in pieno campionato; ciò ebbe inevitabili ripercussioni sugli incassi della società.
Domenica 24 gennaio 2010, in occasione proprio di Alessandria-Perugia, ci fu l’inaugurazione della nuova Norde tantissimi alessandrini la riempirono. Il finale fu esagerato… dopo aver contenuto gli attacchi perugini l’Alessandria vinse a pochi minuti dal fischio finale con un colpo di testa di Marcelo Mateos Aparicio proprio sotto la Nord, che esplose di gioia! In quel Perugia giocavano tre calciatori che si sarebbero poi trasferiti proprio ad Alessandria: Simone Bonomi, Roberto Menassi e Marco Martini. Marcelo Mateos Aparicio è uno uno di quei giocatori di quegli anni – insieme ad Fabio Artico, Vincenzo Cammaroto, Angelo Buglio, John John Motta e Mauro Briano – che ancora oggi conservano il grigio dentro di loro e che emozionano i tifosi.
Quel giorno per lui fu tutto ancora più speciale, perche coincise con il suo rientro dopo qualche settimana di ospedale dovuto ad un pneumatorace spontaneo che l’aveva colpito e tenuto lontano dai campi di gioco.
Mario Bocchio