Il 4 gennaio 1989, l’Alessandria disputa un’amichevole internazionale contro gli ucraini del Chernomorets di Odessa. Ma allora, anche se per poco ancora, c’erano il Muro di Berlino e l’Unione Sovietica. Il 31 dicembre i Grigi, che militavano nel campionato di Serie C2, avevano perso 1-0 a Massa. Così Mimma Caligaris presentò il match su Il Piccolo:
“Delusione per la sconfitta a Massa che ha chiuso, non certo in bellezza, il 1988 ma grande attesa per un appuntamento di lusso che aprirà il nuovo anno. Domani, alle ore 14,30, grande calcio al ‘Moccagatta’ dove saranno di scena i sovietici del Chernomorets. L’URSS si sta imponendo come una splendida realtà del football mondiale: alcuni suoi campioni già giocano in grossi club europei e le sempre più frequenti tournee in occidente delle sue formazioni richiamano ovunque un folto pubblico. La compagine di Odessa, che sarà di scena ad Alessandria, milita in serie A e nel campionato da poco concluso ha conquistato un brillante settimo posto. Alla sua guida c’è Proponenko, un allenatore molto quotato nel suo paese, che proprio quest’anno è stato richiamato nella città sul Mar Nero dopo aver vinto, in maniera trionfale, con il Rotor Volgograd il torneo cadetto. Tutta l’attenzione è però puntata sui tre nazionali che il Chemomorets annovera nelle sue fila; il forte terzino Kuztnesov, che ricordiamo protagonista in Germania di entusiasmanti duelli con i migliori attaccanti del continente, il centromediano Smotrich e il giovane centravanti Kondratyev, unanimemente definito come l’erede di Oleg Blochin. Completano l’organico alcuni giovani, considerati più che delle speranze tanto da essere già stati chiamati a far parte delle nazionali minori. Un nome fra tutti, quello di Zirchenko, un mezzala con spiccate attitudini di regia, sul quale ha già puntato gli occhi Lobanowski. Queste esibizioni in occidente del Chemomorets costituiscono una sorta di premio per l’ottimo piazzamento e la sua presenza nella nostra città e da attribuirsi soprattutto al presidente Amisano, che da tempo ha allacciato rapporti commerciali con l’Unione Sovietica e che ha voluto in questo modo fare un regalo speciale, senza dubbio graditissimo, ai tifosi grigi. Un test interessante ma certamente impegnativo per gli uomini di Melani, in vista della gara casalinga con il fanalino di coda Sorso che chiuderà il girone di andata e dal quale si attendono i due punti per tornare in vetta”.
Sul risultato di 3-2 per il Chernomorets, la partita venne sospesa per nebbia. Leggiamo cosa scrisse Il Piccolo nel servizio di Roberto Gilardengo:
“Tra la nebbia, una doppietta di Montrone (il primo gol di testa) ma anche un infortunio a Bartolini, che è uscito dopo venti minuti dell’amichevole di mercoledì con il Chernomorets do Odessa. La diagnosi del medico sociale, professor Mazza, parla di distorsione alla caviglia destra. Nulla di grave, ma la sua presenza in campo, contro il Sorso, potrebbe anche essere messa in dubbio. Comunque, per l’Alessandria, un allenamento di una sessantina di minuti. Tanto è durata la partita con la solida formazione sovietica, prima che l’arbitro Carezzi mandasse i russi sotto la doccia (pronti per ricevere strette di mano e targhe ricordo) e i Grigi a completare l’allenamento con scatti e corsette supplementari. Partita quindi sospesa per nebbia al 58’, sul risultato di 3-2 per il Chernomorets. Una nuova, interessante verifica per Logarzo che, seppure non brillantissimo come a Massa, si è distinto per vivacità, intraprendenza e voglia di giocare. Una mancata riprova, invece, delle condizioni fisiche di Bartolini che, come detto, in seguito ad uno scontro di gioco si è leggermente infortunato e non ha potuto continuare, lasciando il posto a Pino Tortora. Tra le note liete, come detto, le due reti di Montrone.
Rapido, il piccolo attaccante dell’Alessandria a segnare di testa e poi con una deviazione rapida di piede. Positivo, con molti margini di miglioramento: potrebbe sveltire la sua azione liberandosi della palla a beneficio di qualche compagno, risulterebbe pericoloso e riceverebbe meno calci. Con Montrone, in crescita anche Casale. Il tandem d’attacco dell’Alessandria sta affinando l’intesa in vista del girone di ritorno. Tra la nebbia, però, qualcosa si è visto. Intanto cinque gol, alcuni dei quali intuiti dal rumore della rete che si gonfiava e poi dal fischio dell’arbitro. Il Chernomorets è passato in vantaggio con capitan Ploskina, che ha raccolto una corta respinta della difesa e infilato Riccarand (22’). Il raddoppio arriva al 26’, per merito di Perepadenko: sinistro a fil di palo. La reazione dell’Alessandria non si è fatta attendere. Montrone ha segnato dopo un minuto, di testa, anticipando anche il portiere e poi ha pareggiato con una deviazione ravvicinata, da due passi. Bello il gol che ha chiuso in anticipo la partita, al 6’ della ripresa ; lo segna Scherbakov, dopo un’azione personale ed un sinistro basso e angolatissimo. La formazione di Odessa ha messo in mostra un calcio essenziale e si è disposta in campo con un 4-4-2 elastico. La squadra del neo allenatore Prokopenko ha una solidissima intelaiatura, con buone individualità (Kuznetov, Zirchenko, Spitsin, Perepadenko e Scherbakov) e nomi impronunciabili”.