Tutto per un menisco

martedì, 29 Marzo 2022

Mario Autelli in una formazione dei Grigi 1928-’29 (foto archivio www.museogrigio.it)
Autelli nel classico saluto romano dell’epoca

Mario Autelli all’età di dodici anni durante un provino in Piazza d’Armi ad Alessandria fu selezionato da Carlo Carcano con altri giovani come Edoardo Avalle, Renato Cattaneo, Elvio Banchero per entrare a fare parte dei Boys dei Grigi. Fece tutta la trafila sino ad arrivare ad indossare la maglia delle riserve della prima squadra. Sedicenne, durante uno scontro fortuito in allenamento, si procurò una lesione al menisco e poiché all’epoca non si effettuavano ancora interventi chirurgici, la terapia per un eventuale recupero era quella di non giocare assolutamente al pallone.

Autelli soffriva ed era triste, sino a che un giorno Pietro Grassano gli suggerì che un modo per risorgere sarebbe stato quello di tesserarsi per il Savoia di Litta e di ricominciare piano piano a calcare nuovamente un prato di gioco. Quelle parole risuonarono nell’animo di Autelli come una sveglia e fecero da sprone al suo ritorno all’agonismo attivo. Quando Autelli arrivò a Litta Parodi fu letteralmente sorpreso nel vedere nugoli di bambini che seguivano le evoluzioni di un pallone. A Litta, più che altrove, si capiva il valore della parola “mandrogno”, che per un giocatore non voleva dire sentirsi qualcuno di importante con la pretesa di essere ricercato e osannato, ma voglia di costruire ogni giorno lusinghiere soddisfazioni da concretizzarsi nel fango e nella polvere degli stadi.  

Dal Savoia Autelli passò all’Ausonia e poi, dopo un solo anno, per interessamento del portiere Provera di Alessandria approdò alla Busallese in Prima categoria. Nuovamente si aprirono gli occhi della dirigenza dell’Alessandria, infatti nel 1928 si esaudì il desiderio tanto amato sin da bambino, esordire in prima squadra nei Grigi. Giocò al fianco di giocatori del valore di Giovanni Ferrari, Avalle, Cattaneo e Luigi Bertolini.  Nell’estate del 1931 venne ceduto al Casale con l’amico portiere Provera. Nella squadra nerostellata rimase sino al 1934.

Fu il primo giocatore grigio di Alessandria ad approdare nella rivale per eccellenza. Passò poi al Palermo, dove stipulò un contratto che prevedeva un reingaggio annuo di quindicimila lire ed uno stipendio mensile di millecinquecento lire. Alla fine del campionato 1934-‘35, avendo nostalgia di casa, fece in modo di poter essere acquistato dalla gloriosa Pro Vercelli, allora in B. Il campionato che disputò con le Bianche casacche fu esaltante e solo per un punto non riuscì a risalire nella massima serie. Autelli smise di giocare all’età di 31 anni.

Mario Bocchio

Condividi