Alcuni episodi di discussione apparsi sul web e riguardanti un articolo pubblicato su Alessandria Oggi ci danno lo spunto per una precisazione-riflessione.
La posizione che da sempre abbiamo assunto è quella di accettare qualsiasi critica – siamo in democrazia ci mancherebbe altro!! -, purchè questa sia espressa in maniera civile, rispettosa dei ruoli e che soprattutto trovi una base veritiera e non sia frutto di fake news o, peggio ancora, sia motivata da acredini di carattere personale.
Museo Grigio e Il Nobile Calcio hanno accolto la richiesta della Cisl e di Anteas per una serata nella quale parlare del libro ideato e da poco edito da Eclettica intitolato Il Grigio e gli altri colori. Si tratta di un’antologia che racconta il grande calcio visto da uno stadio di provincia, quello di Alessandria. Alla stesura hanno contribuito giornalisti e scrittori di fama quali Darwin Pastorin, Marco Ciriello e Angelo Carotenuto. Il vernissage era stato organizzato in occasione dell’ultima edizione del Salone del Libro di Torino.
Non comprendiamo l’indignazione e la rabbia che hanno generato il tono assunto da Cichinisio, che altro non è che Jimmy Barco. Non giustifichiamo mai i toni e le sfumature di un sarcasmo che rasenta la contumelia e la diffamazione.
Rivendichiamo la professionalità dei nostri più stretti collaboratori, come Mauro Bavastri, che potrà anche scrivere di bocce, ma che da anni svolge con perizia il compito di produrre e redarre tutti i nostri prodotti radiofonici e televisivi.
Precisiamo che Gigi Poggio ha contribuito alla realizzazione del libro non in qualità di responsabile della Comunicazione dell’Alessandria Calcio, ma come autore di capitoli.
Esprimiamo tutto il nostro apprezzamento per l’attività giornalistica di Mimma Caligaris, onorati di annoverarla nella nostra squadra e ammirando la sua ostinazione e tenacia nello svolgere il ruolo di giornalista sportiva in quanto donna in un ambiente notoriamente maschile.
Non vogliamo entrare nel merito della querelle che notoriamente da tempo coinvolge Barco e la stessa Caligaris, ma parimenti non vogliamo e non permettiamo di esserne trascinati anche noi al suo interno.
Siamo una realtà di giornalismo scientifico e culturale e vogliamo essere rigorosi, autorevoli e pluralisti. Quindi, abbiamo pubblicato e continueremo a pubblicare con visioni e prospettive diverse, fermo restando la condanna per quanto letto in quell’articolo.
Ne approfittiamo per aggiungere tre piccoli principi per chi scrive su Alessandria Oggi e per chi commenta sui social: invitiamo a moderare i toni, usando i termini corretti di un dibattito civile. Evitiamo, poi, gli attacchi ad personam, polemizziamo sulle idee, dissentiamo su ipotesi, interpretazioni ed evidenze portate a supporto, ma lasciamo stare frasi in stile Penna cadente o simili. Infine, quando si argomenta contro un’idea lo si deve fare usando altri dati, altre fonti e altre evidenze. E usando la ragione e il dissenso argomentato
Noi amiamo il confronto. Nella scienza e nella cultura è il sale della creatività e del progresso delle conoscenze. Di un mondo che vuole evolversi. Guardare al futuro. Andare oltre questa stucchevole e soffocante cappa di provincialismo che da sempre grava su Alessandria.
Ci siamo più volte chiesti i motivi per i quali l’Alessandria, dopo solo un anno di permanenza in Serie B, sia subito retrocessa. Ebbene, a leggere articoli come quello che ha ispirato questa nostra precisazione, forse una prima ragione l’abbiamo già trovata. Un proverbio sempre valido dice, dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Verissimo. Leggi i resoconti intellettuali di certa stampa locale e gli stessi ti diranno chiaramente in quale categoria l’Alessandria debba giocare!!
Mario Bocchio