Il dramma sportivo dell’ultimo campionato offusca ancora tutte le vicende dell’imminente campionato, che tra pochi giorni vedrà i nostri poveri Grigi cimentarsi nel torneo di serie C.
Fino ad ora ho vissuto con distacco irrazionale ciò che sta accadendo, ma se ci si ferma un attimo a pensare è molto più doloroso oggi di ieri. La delusione è la sensazione prevaricante. Più della rabbia.
Delusione per due vicende legate tra loro. La prima è la delusione per aver sempre cercato di vedere positivo, di caricare l’ambiente, di difendere l’indifendibile, di esprimersi sempre in modo costruttivo anche quando l’evidenza diceva ben altro. Per amor di patria lo rifarei ma sono profondamente deluso. Lo sarei anche se avessi suonato il campanello d’allarme in tempi non sospetti, come hanno fatto alcuni. Il “Ve lo avevo detto” per me rappresenterebbe una magrissima consolazione.
E qui si lega l’altra delusione che riguarda tutto ciò che non è Di Masi. Alla fine nessuno ha alzato un dito per salvare i Grigi, nessuna dichiarazione d’intenti, nessuna presa di posizione da parte di imprenditori o autorità. Purtroppo con il solo amore dei tifosi non si pagano i giocatori. Il nulla più assoluto. Anche in questo caso ho cercato di essere positivo verso la città ma mi sbagliavo anche li.
A Di Masi – a cui abbiamo chiesto pubblicamente chiarimenti senza ricevere risposta – chiedo solo di salvare almeno la dignità. I veri signori si vedono in questi momenti. Dobbiamo avere l’intelligenza di capire che in alcune situazioni i singoli non valgono niente, chiunque essi siano. In alcuni momenti conta soprattutto la dignità. I singoli possono cadere nel ridicolo, ma l’Orso Grigio non può, non possiamo permetterlo. Agli errori si può rimediare bastano un pò di intelligenza e un pò di umiltà. Cerchiamo di rimediare per favore.
Il Conte