Le note positive dell’Alessandria? I gol di Galeandro e Nepi, tutti e due nati da ripartenze. Hanno due palle giocabili e le sfruttano. Ne servirebbero, però, molte di più. E la reattività e le parate decisive di Marietta, sette tra primo e secondo tempo.
Le negatività? Oltre al risultato, 3-2 per il Sangiuliano City, matricola del girone A della serie C che lotterà per salvarsi, i troppi errori in fase difensiva, che hanno permesso a Anastasia nel primo tempo e Qeros e Zanon nella ripresa, di segnare con troppa facilità. Anche la fatica in interdizione, e quindi, poca diga in mezzo, e le corsie esterne più votate alla copertura e anche in questo poco incisive.
C’è moltissimo da lavorare, e moltissimo da aggiungere, anche se giovani come Marasco e Ascoli, classe 2005, meritano di stare nel gruppo della prima squadra più di altri under, anche più grandi. Il 3-5-2 ha bisogno di altri interpreti: oggi assenti Pagani, Nichetti e Checchi, il trio dietro (Rota, Rivoira e Costanzo) ancora con tempi e movimenti da trovare, diagonali che non si chiudono, ricerca del fuorigioco che raramente riesce.
È la costruzione complessiva che, a otto giorni dal via, è una carenza, legata anche alla novità della categoria per molti di quelli in campo.
Articolo di Mimma Caligaris su “Il Piccolo”