Tre sconfitte nelle prime tre gara di campionato, zero punti e ultimo posto in classifica. Per rivedere un inizio così disastroso per i Grigi – a parte quello dello scorso anno in Serie B – dobbiamo risalire alla stagione 2000-’01, campionato di Serie C1.
L’Alessandria venne sconfitta in casa 3-0 dal Livorno, rimediò un 1-0 in casa dell’Alzano Virescit e issò nuovamente la bandiera bianca al Moccagatta davanti al Como, che si impose per 1-0. Poi la serie negativa si interruppe: il pareggio 2-2 a Ferrara contro la SPAL e la vittoria di misura casalinga contro l’Albinoleffe, 1-0.
La stagione che vide l’Alessandria ritornare in serie C1 dopo due anni, fu un’annata da dimenticare: partì male e finì peggio. Dopo il licenziamento del mister della promozione, Claudio Maselli, già nel ritiro pre-campionato, il destino dei Grigi fu praticamente segnato. La confusione che regnava in società, complice una visione tecnica e di mercato non certo chiara, scatenò la tifoseria già alla prima di campionato quando al Moccagatta, ironia della sorte, arrivò il Livorno – altro sodalizio della famiglia Spinelli, proprietaria anche dei Grigi – che maltrattò Zirafa e i suoi e disse di che pasta era fatta la squadra di Pruzzo, allenatore subentrato a Maselli.
Anche il momentaneo allontanamento del tecnico, sostituito per alcune domeniche da Sergio Rossetti, allenatore delle giovanili, non sortì gli effetti sperati. Penultima all’andata e al ritorno, l’Alessandria retrocedette da ultima, umiliazione accompagnata da tutti, o quasi, i primati negativi del girone. 33 tesserati, un deferimento agli Spinelli per la non edificante questione della proprietà di due società miltanti nello stesso raggruppamento, l’invito della tifoseria rivolto ai giocatori perchè non indossassero il grigio furono le perle di quella stagione fotografata da un inequivocabile striscione esposto nella Nord: Ultimi!”.
Mario Bocchio