Vendita dei Grigi: si fa il nome di Urbano Cairo, che però smentisce

giovedì, 03 Novembre 2022

Luca Di Masi e Urbano Cairo

Questione di giorni, poi l’Alessandria Calcio avrà un nuovo proprietario. Il preliminare per la cessione dei Grigi sarebbe già stato firmato; adesso occorrerà ancora un po’ di tempo per perfezionare gli ultimi dettagli, poi la vendita potrà essere ufficializzata. Si chiude così la gestione di Luca Di Masi, che era arrivato nel gennaio 2013 e che sta per farsi da parte dopo quasi un decennio che ha avuto il punto più alto nella promozione in serie B raggiunta quindici mesi fa dopo un’attesa lunga più di quarant’anni.

E allora, chi sarà il nuovo proprietario dei Grigi? Di Masi si limita a poche parole che non sono sufficienti a far luce: “L’accordo è fatto, il closing verrà completato entro novembre con interlocutori affidabili”, sono le sue uniche parole, mentre il sindaco Giorgio Abonante lo ringrazia per il lavoro svolto: “Si chiudono in questo modo dieci anni di una proprietà che è sempre stata molto solida”.

Su chi rileverà le quote del club vige per il momento il massimo riserbo ma, stando alle voci e ai sussurri che rimbalzano in città, dall’oscurità si staglia all’orizzonte la figura di Urbano Cairo. Il presidente del Torino è sempre stato vicino alle vicende dei Grigi, un po’ per le origini di Masio, che si trova a meno di venti chilometri da Alessandria, un po’ per quel contatto avvenuto quasi vent’anni fa, nell’estate 2003, subito dopo il fallimento della società. E poi ci sono le parole d’affetto pronunciate in varie circostanze dallo stesso Cairo: “La retrocessione dell’Alessandria mi è molto dispiaciuta, ho seguito i Grigi tutto l’anno”, disse all’indomani della retrocessione in serie C. E ancora: “A gennaio abbiamo anche cercato di capire se c’era qualcosa che si poteva fare insieme, ma non ci siamo riusciti”.

Ecco perché Cairo non può non essere accostato ad ogni operazione che riguardi lo storico club alessandrino. In queste ore di caccia al nuovo acquirente, l’imprenditore ha subito smentito ogni coinvolgimento; eppure le voci continuano a rincorrersi. Chi lo conosce bene esclude però che Cairo possa decidere di intraprendere un’iniziativa di questa portata senza scendere in campo in prima persona. Ma qui le cose si complicano, in virtù delle norme più stringenti a proposito delle multiproprietà nel calcio professionistico, escludendo poi che l’Alessandria possa diventare una succursale diretta del Torino, come lo è la Next Gen nei confronti della Juventus. Di certo, qualora l’ipotesi dovesse rivelarsi vera, le due proprietà rimarrebbero ben distinte e completamente separate; anche se, ovviamente, un’operazione del genere darebbe il via ad una cooperazione molto stretta fra il Torino e l’Alessandria sfruttando anche sinergie comuni. Un’altra ipotesi, ancora in attesa di conferme, è che alla società calcistica sia vicina una cordata di imprenditori romani. 

Fonte “La Repubblica”

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