In un giorno non ben definito del 1902, in quella che ad oggi resta la città più popolosa del Valdarno (una piccola valle più o meno incastrata tra Firenze, Arezzo e Siena), viene fondata la “Società Ciclistica Aquila”, inizialmente per propagandare il ciclismo nella valle e nelle zone limitrofe; i colori sociali erano il giallo ed il blu.
La città in questione si chiama ancora adesso Montevarchi, e con l’avvicinamento – nell’immediato dopo guerra - anche al gioco del calcio nascente, dalla società Aquila si scissero una parte di soci per dar vita al “Club Sportivo Montevarchi”: una seconda società, rivale alla prima, con colori sociali rosso e verde. Sei anni dopo il 1920 le due società tornarono ad unirsi, smettendo di rivaleggiare; a suggello del compromesso, alla fusione societaria si fusero anche i colori sociali: dalla mescolanza tra quelli dell’Aquila e quelli del Club Sportivo, questi divennero il rosso ed il blu.