
Protagonista con la casacca dell’Alessandria Calcio, lo ricordiamo tra Tanaro e Bormida nelle stagioni 1997-98 (in Serie C1) e 1998-99 (in C2). Nella foto è il primo da destra in alto.
Difensore, classe 1967, giunse in Grigio dalla Spal (prima aveva sempre giocato al Sud).
Era entrato di diritto nel calcio che conta cinque stagioni prima (1992-93) nel Foggia di Zdeněk Zeman in Serie A collezionando 18 presenze ed esordendo contro il Milan di Fabio Capello.
Poi due anni all’Avellino (che portò dalla C1 alla B), la Spal e appunto l’Alessandria.
Dopo l’esperienza in Grigio tornò a difendere i colori di squadre meridionali.
Con l’Alessandria giocava sia centrale che laterale di destra e per la propensione a spingersi in attacco riuscì anche a gonfiare la rete in 5 occasioni (3 in campionato e 2 in Coppa Italia).
Quando segnò lui i Grigi non perdettero mai (3 vittorie e 2 pareggi) anche se al termine della sua prima stagione con la maglia dell’Orso dovette subire la retrocessione di categoria.
Scese in campo con la maglia dell’Alessandria complessivamente 67 volte (38 il primo anno, 29 il secondo) portando la sua esperienza di vero e proprio lottatore.
I suoi allenatori in Grigio furono Giuliano Zoratti e Corrado Orrico (nel 1997-98), Claudio Maselli la stagione successiva.
E’ mancato nella sua Augusta (Siracusa), dove era nato, dopo una lunga malattia.
La scomparsa di Giuseppe Fornaciari ha gettato nello sconforto anche Totò Fresta, altro ex Grigio e che con Fornaciari, nell’Avellino, ha condiviso la vittoria del campionato di Serie C nel 1995.
Su Facebook, Fresta ha commentato: “Sei stato e sarai sempre nel mio cuore fratellino mio, non ti dimenticherò mai, persone speciali come te non si trovano più in questa vita”.
Mauro Bavastri/Sergio Giovanelli

Fornaciari con la maglia del Foggia