La data del 18 febbraio è ormai individuata come il giorno del compleanno dell’ Orso Grigio. Ma è una lunga storia, che cerchiamo di riassumere in una pillola. Come si suole dire.
Prima formazione dell’Alessandria, 1912, allora con il nome di Forza e Coraggio. Dall’alto e da sinistra: Tosini, Ricci II, Viazzi, Formini, Ricci I; Ratti, Savojardo, Badò, Migliardi; Rossanigo, Grezzi e Prato (foto G.B. Mignone, Alessandria).
Maglie biancoazzurre, di seconda mano, la prima divisa del Foot Ball Club Alessandria. Fondato il 18 febbraio 1912, nello stesso anno il magnate Maino vestì di Grigio, come il Campionissimo Costante Girardeno, anche l’Orso alessandrino
Negli anni Cinquanta praticamente tutti i ragazzini di Alessandria che giocavano al pallone, sognavano di poter arrivare ad indossare la maglia grigia. I vecchi raccontavano loro le imprese della vecchia Alessandria. Citavano continuamente Enrico Badò, Amilcare Savojardo e Alfredo Ratti, che ufficialmente il 18 febbraio 1912 fondarono il Foot Ball Club Alessandria. Le prime maglie, acquistate dalla Vigor di Torino, erano di seconda mano, bianche e azzurre, a tre grandi strisce verticali. La squadra venne iscritta al campionato di Promozione del 1912-‘13, ottenendo subito un posto nella Prima categoria del campionato nazionale dopo aver battuto la Vigor Torino per 3 a 0 nello spareggio giocato a Novara. Nello stesso anno, il magnate del ciclismo Giovanni Maino regalò ai giocatori undici maglie grigie come quelle della sua squadra, per il quale correva, tra gli altri, Costante Girardengo, l’Omino di Novi.
Il direttore tecnico Savojardo impartisce disposizioni tattiche con il megafono.
Il giocatore-allenatore Smith, grande maestro inglese, forgiò i primi grandi assi “mandrogni” nella società diventata Unione Sportiva Alessandria (1920)
Nel 1913 entrò in squadra il giocatore-allenatore inglese George Smith, che si rivelò un grande maestro di calcio e, grazie a lui, esplosero negli anni Venti campioni come Adolfo Baloncieri e Carlo Carcano, che negli anni Trenta allenò la Juventus del “Quinquennio d’Oro” e che il 31 gennaio 1915 fu il primo giocatore grigio a vestire la maglia della Nazionale. Già nel 1914-‘15 l’Alessandria ben figurò, mancando l’ammissione al girone finale per due soli punti. Nel primo dopoguerra i Grigi continuarono a migliorare le loro prestazioni: nel campionato 1919-‘20 s’imposero nettamente nel girone eliminatorio per fermarsi poi di fronte al Genoa in semifinale. Nel novembre del 1920, il Foot Ball Club Alessandria si fuse con un’altra squadra cittadina, l’ Unione Sportiva Alessandrina, fondata nel 1915: il nuovo soggetto assunse la denominazione di Unione Sportiva e mantenne la maglia grigia. Al termine della stagione 1920-‘21 il club ottenne l’ammissione alla semifinale per il Nord-Italia dopo un vittorioso spareggio giocato a Milano contro il Modena.
L’allenatore-giocatore Smith osserva i suoi poulains.
Siamo nel 1914: ingresso dei Grigi nel campo di piazza d’Armi Vecchia. In primo piano Smith, Carcano e Lazoli.
Il documento inedito di Museo Grigio
L’Alessandria Calcio sarebbe invece nata nel 1911, e non l’anno successivo.
Il sorprendente annuncio ai tifosi era stato dato durante la bicchierata di Natale allo stadio “Moccagatta” nel 2015.
“L’annuale bicchierata natalizia al “bar dello stadio” è stata dunque l’occasione, per i tifosi dei Grigi, non solo di festeggiare i successi degli uomini di Mister D’Angelo ma anche per fare un tuffo indietro nel passato, quello che porta alle origini della nascita dell’Alessandria” aveva scritto il collega Francesco Gastaldi de “La Stampa”.
“Il Piccolo” del 20 marzo 1926.
È il 1912 oppure no l’anno della fondazione? Secondo Lele Bellingeri e Gianni Tagliafico di Museo Grigio, in questo supportati da Ugo Boccassi, il calcio che conta in città è nato nel 1911.
Lo testimonia lo storico giornale alessandrino “Il Piccolo” che, nella sua edizione del 20 marzo 1926, fa riferimento ai 15 anni di vita dell’Alessandria Calcio (in origine Forza e Coraggio, “costola” della società di ginnastica), tesi avvalorata anche dall’ “Agendina Baccani” del 1913, antesignana del moderno Almanacco Panini.
Il noto studioso di tutto ciò che è “alessandrinità”, nonché socio fondatore di Museo Grigio – lo stesso Boccassi – sono quasi vent’anni che ricerca e trova qualsiasi documento che comprovi la nascita dei Grigi nel 1911.
Mario Bocchio
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