Quelle che vi proponiamo questa volta, sono figurine della serie V.A.V. riferite al campionato 1958-’59.
Al contrario dell’anno precedente, l’inizio del campionato è a dir poco disastroso. Diciannove reti subite nelle prime cinque partite lasciano supporre che sia già arrivata l’ora di lasciare l’importante compagnia dei Milan, dei Torino, delle Juventus, delle Inter per ritornare nella più anonima serie cadetta da cui solo due anni prima dopo tanto penare si era riusciti ad emergere. A dare esperienza e carattere alla squadra erano giunti durante la campagna estiva di rafforzamento l’italo argentino Juan Carlos Tacchi, il classico laterale Dorigo e il vecchio ma pur sempre in gamba “Veleno” Lorenzi. Allo stentato avvio purtroppo non fa riscontro una decisa ripresa ed è così che l’undici mandrogno si trova ben resto con l’acqua alla gola e con prospettive niente affatto rosee. Per fortuna più che l’abilità dei Grigi, è la pochezza di altre squadre che funge da estremo rimedio e così dopo tanto soffrire sono la Triestina e il Talmone Torino a conoscere l’onta della retrocessione. E pensare che proprio la compagine torinese nel match di apertura della stagione avesse subissato Lorenzi e compagni sotto un pesante fardello di sei goal. Sono le incongruenze del gioco del calcio. Il fatto forse più importante di tutto il torneo, in modo particolare per i risvolti futuri che ha finito per avere è l’esordio in serie A di Gianni Rivera in occasione della penultima giornata di campionato, ultima casalinga, contro l’Internazionale. A 16 anni, gracile e un po’ impaurito Rivera recita il primo verso di un poema che diverrà immenso ed entusiasmante.
Mario Bocchio
Marcello Marcellini
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