Le Nazionali di Italia e Spagna si sono affrontate 38 volte nella storia: il bilancio complessivo è di estremo equilibrio: 11 vittorie per parte e 16 pareggi con un leggero vantaggio azzurro nei gol: 44-41.
In 5 di queste occasioni è sceso in campo almeno un giocatore tesserato per l’Alessandria, in altri 13 casi c’era in squadra almeno un elemento con un passato (o un futuro) nei Grigi.
L’Italia alle Olimpiadi del 1924.
L’esordio di un mandrogno contro la Spagna è avvenuto nella partita valida come semifinale del torneo di consolazione dei Giochi Olimpici di Anversa 1920. Mettendo da parte i discorsi sulla formula del torneo e le sue vicissitudini, diciamo solo che questa gara serviva a selezionare le squadre che si sarebbero disputate le medaglie d’argento e di bronzo dei Giochi della VII Olimpiade. In campo Baloncieri e suo cugino Guglielmo Brezzi (nella foto sotto) entrambi di Castelceriolo. “Balon” era un giocatore dell’Alessandria mentre Brezzi, almeno formalmente, era ancora in forza al Genoa anche se in procinto di vestire la maglia grigia. Oggi, con l’inizio della stagione sportiva fissata al 1° luglio, avremmo due alessandrini in campo.
La partita finì 2-0 per gli iberici che, battendo poi l’Olanda 3-1, si aggiudicarono la medaglia d’argento. In campo per la Spagna oltre al mitico portiere Zamora anche il centravanti basco Rafael Moreno Aranzadi detto Pichichi (nella foto sotto) attaccante dell’Athletic Bilbao a cui è stato intitolato il Trofeo assegnato al capocannoniere della Primera Liga spagnola
02.09.1920 Antwerp, Olympisch Stadium
Spagna – Italia 2-0 (1-0)
Reti: 43. Sesumaga [S], 72. Sesumaga [S].
Spagna: Zamora, Vallana, Otero, Artola, Sancho, Sabino, Moncho Gil, Pagaza, Sesumaga, Pichichi, Silverio. All.: Commissione tecnica.
Italia: Campelli (Inter), Bruna (Juventus), De Vecchi (Genoa), Parodi (Pro Vercelli), Meneghetti (Novara), De Nardo (Spes Genova), De Marchi A. (Andrea Doria), Baloncieri (Alessandria), Brezzi (Genoa), Badini II (Bologna), Marucco (Novara). All.: Giuseppe Milano.
Arbitro: Putz (Belgio).
Baloncieri, come rappresentante dell’Alessandria, contro la Spagna gioca anche l’amichevole del marzo 1924 sul campo del Milan in Viale Lombardia, finita 0-0 e, con la fascia di capitano degli Azzurri, anche la gara del primo turno del torneo Olimpico di calcio dei Giochi di Parigi 1924.
Per la prima volta, in questa gara, l’Italia riesce a perforare la porta di Zamora grazie ad una sfortunata autorete del capitano Vallana a pochi minuti dalla fine. La corsa azzurra si fermerà ai quarti di finale contro la Svizzera.
25.05.1924 Parigi, Stade de Colombes
Italia – Spagna 1-0 (0-0)
Rete: 84. Vallana [I].
Italia: De Prà (Genoa), Rosetta V. (Pro Vercelli), Caligaris (Casale), Barbieri (Genoa), Burlando (Genoa), Aliberti (Torino), Conti L. (Inter), Baloncieri (Alessandria), Della Valle (Bologna), Magnozzi (Livorno), Levratto (Vado). C.T.: Vittorio Pozzo.
Spagna: Zamora, Vallana, Pasarin, Gamborena, Larraza, Peña, Piera, Samitier, Monjardin, Carmelo, Aguirrezabala M. All.: Pendlaw.
Arbitro: Slawik (Francia).
Poco più di un anno più tardi al Mestalla di Valencia si gioca una partita amichevole tra le due Nazionali (foto sopra). A modo suo il 14 giugno 1925 passa alla storia per un paio di coincidenze importanti: per la prima volta gioca assieme il trio Combi-Rosetta-Caligaris, con il “Berto” ancora tesserato per il Casale. Ma in campo ci sono anche due giocatori dell’Alessandria: Baloncieri (ormai stabilmente capitano) e l’esordiente Gandini (nella foto sotto). Un gol spagnolo, segnato da Errazquin grazie ad una fortuita deviazione di Caligaris decide la partita caratterizzata da un accentuato predominio azzurro, soprattutto nel secondo tempo. “La Stampa”, nella sua cronaca, elogia tutta la formazione azzurra in particolare Gandini “… accanto a Burlando Gandini, nuovo nell’arringo internazionale, ha coperto il suo posto in modo mirabile”.
14.06.1925 Valencia, Mestalla
Spagna – Italia 1-0 (1-0)
Rete: 27. Errazquin [S].
Spagna: Zamora, Quesada, Pasarin, Samitier, Gamborena, Peña, Piera, Cubells, Errazquin, Echeveste, Alcazar. All.: Commissione Tecnica.
Italia: Combi (Juventus), Rosetta V. (Juventus), Caligaris (Casale), Genovesi (Bologna), Burlando (Genoa), Gandini (Alessandria), Conti L. (Inter), Baloncieri (Alessandria), Della Valle (Bologna), Magnozzi (Livorno), Forlivesi (Modena). All.: Commissione Tecnica.
Arbitro: Kingscott (Inghilterra).
Due immagini sinora inedite della sfida tra ISpagna e Italia al “Mestalla” di Valencia nel 1925.
Il 19 aprile 1931 al San Mames di Bilbao (dove si può ammirare il busto di “Pichichi”) si gioca un’amichevole tra Spagna e Italia. In campo oltre all’ormai juventino Giovanni Ferrari c’è Luigi Bertolini (foto a fianco a destra) unico rappresentante dei Grigi in Nazionale. In quello stesso giorno ad Alessandria si giocava Italia B – Francia Sud-Ovest 2-0 con Avalle e Cattaneo protagonisti … ma questa è un’altra storia. Tornando a Bilbao, l’incontro finì 0-0 con “la bravura e la fortuna di Zamora fanno chiudere alla pari la brillante partita Italia-Spagna che ha visto il netto dominio degli azzurri” come recita il pomposo titolo del “Littoriale” del giorno successivo. Lo stesso quotidiano sportivo (che nel dopoguerra diventerà “Corriere dello Sport”) così giudica la prova di Bertolini /chiamato spesso Bertolino sulla stampa dell’epoca, N.d.A.): “se Ferraris e Pitto meritano un unico elogio, si deve dire che Bertolino ha oggi mostrato con una superba partita di essere degno di affiancare i grandi compagni.”
19.04.1931 Bilbao, San Mames
Spagna – Italia 0-0
Spagna: Zamora, Ciriaco, Quincoces, Marti, Marculeta, Roberto, Lafuente, Regueiro L. [20. Iraragorri], Bata, Aguirrezabala I., Goristiza. All.: D.J.M. Mateos Larrucea.
Italia: Combi (Juventus), Rosetta V. (Juventus), Caligaris (Juventus), Pitto (Bologna), Ferraris IV (Roma), Bertolini (Alessandria), Costantino (Roma), Cesarini (Juventus), Meazza (Ambrosiana), Ferrari G. (Juventus), Orsi (Juventus). C.T.: Vittorio Pozzo.
Arbitro: Baert (Belgio).
Questa fu l’ultima sfida con gli iberici nella quale giocò un calciatore dell’Alessandria. Tuttavia in molti altri confronti precedenti e successivi una traccia mandrogna è presente.
Il già citato Baloncieri disputò quando era del Torino altre cinque sfide contro gli spagnoli tra cui le due gare dei Giochi Olimpici di Amsterdam segnando tre reti.
Nella Coppa Rimet 1934 Ferrari segnò il gol dell’1-1 nella prima partita (ne abbiamo già parlato diffusamente) mentre nella ripetizione vennero schierati Bertolini e Borel II. Nel 1942 in pieno periodo bellico, Rava si distinse nel 4-0 inflitto alle “Furie Rosse”. Benito Lorenzi fu l’autore dell’unico gol azzurro nell’1-3 dello “Chamartin” di Madrid nel 1949. David, Lojacono e Nicolè giocarono all’Olimpico nell’amichevole del 1959 finita 1-1 (Ramon segnò il gol azzurro). I due attaccanti furono presenti anche al Camp Nou l’anno successivo: 3-1 per i padroni di casa.
Ultimo giocatore con un passato grigio in campo contro la Spagna fu Gianni Rivera: il 21 febbraio 1970 al Bernabeu fu un 2-2 rocambolesco. In vantaggio per 2-0 al 20′ del primo tempo subirono il 2-2 in tre minuti per opera di due autoreti di Sandro Salvadore che costarono al forte difensore juventino la maglia azzurra.
Ancora Rivera in campo nella fischiatissima esibizione azzurra del S. Elia finita 2-1 per gli spagnoli. Ironicamente il protagonista della gara fu l’interno spagnolo Pirri, omonimo dell’importante quartiere del capoluogo sardo.
Sergio Giovanelli
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