L’Italia B di calcio fu la seconda squadra della Nazionale che occasionalmente operò da supporto e sviluppo per la prima squadra. Nel tempo, la formazione ha affrontato le squadre di altre nazioni e giocato partite contro altre formazioni B delle rispettive Nazionali. Fin dalla creazione della squadra nel 1927, sono state giocate 135 partite ufficiali.
La squadra B esordì ad Esch-sur-Alzette, battendo 5-1 la Nazionale A del Lussemburgo. Per delibera del Consiglio federale della Federazione dalla stagione 1967-‘68, la Nazionale B venne sostituita a tutti gli effetti dalla Nazionale Under-23.
Siamo andati a rispolverare un grande avvenimento del 1931, la partita che si giocò ad Alessandria tra la Nazionale B e i Grigi, terminata 2-1 per gli Azzurri. Abbiamo ricostruito quella giornata in base a quanto pubblicato da “La Stampa” il 18 aprile 1931.
Una folla enorme si è data convegno sul Campo del Littorio, gremendo le tribune a gli spalti, per assistere alla seduta di allenamento della squadra azzurra che domenica dovrà affrontare la compagine francese. All’invito erano presenti tutti i cadetti convocati, compreso il portiere Cavanna, ancora indisposto ma già in via di guarigione. Il segretario della Federazione Maestro Zanetti, giunto in Alessandria a mezzogiorno, dopo aver conferito con i gerarchi e dirigenti sportivi locali si è recato sul campo ove si è intrattenuto con i giocatori, impartendo ordini e disposizioni per la partita di domenica. L’attesa per detto incontro si è fatta veramente morbosa e si può ben affermare che mai avvenimento sportivo è stato tanto atteso, e desiderato come l’imminente partita internazionale. Riuniti sul campo gli atleti, dopo qualche giro veloce ed alcuni tiri in porta, il Maestro Zanetti ha fatto svolgere un leggero incontro di allenamento, impartendo giustamente ordini tassativi allo scopo di evitare possibili incidenti. Le squadre, sotto la direzione dell’ex-capitano della Nazionale Adolfo Baloncieri, si sono quindi così schierate:
Squadra Nazionale (maglia grigia): Masetti; Gasperi, Innocenti; Avalle, Colombari, Varglien; Cattaneo, Vojak, Volk, Mazzoni, Chini.
Squadra allenatrice (maglia rossa): Rapetti; Vincenzi, Ansaldli, Lauro, Montesanto, Grillo; Chierico, Banchero I, Banchero lI, Mihalic, Autelli.
I fratelli Banchero.
Data la natura dell’incontro che, come abbiamo detto, doveva servire prevalentemente a far sgranchire le gambe e a rafforzare l’affiatamento al componenti la compagine azzurra, il giuoco si è limitato ad una unica ripresa di mezz’ora, durante la quale, salvo in alcune contingenze in cui si è rilevata la qualità eccelsa dei campioni, non sono emerse molte azioni degne di particolare rilievo. La squadra nel suo complesso è pronta, affiatata, sicura in ogni linea: quanto essa sappia produrre per qualità e rendimento di giuoco, è apparso luminosamente anche domenica nel corso dell’incontro nel quale il Lussemburgo è stato battuto in misura tale da non lasciare dubbi di sorta sulla efficienza e sul valore dei nostri cadetti.
Come struttura l’undici è veramente possente e ciò si è visto subito, tanto che dopo poche battute, e precisamente verso il secondo minuto, è pervenuto alla conquista del primo punto. Una magnifica discesa di Cattaneo, un centro perfetto e Volk, pronto e preciso, raccoglieva il pallone e lo coloocava in rete malgrado il disperato tentativo di Rapetti.
La squadra allenatrice, composta come si è visto dei migliori giocatori alessandrini e dalle riserve azzurre – tale da formare uno schieramento veramente temibile per ogni avversarlo – ha avuto parecchie occasioni, ed una rapida incursione imperniata sui fratelli Banchero, si è risolta con un tiro di Mihalic finito sopra l’asta trasversale.
I nazionali però, senza impegnarsi eccessivamente, hanno portato sovente l’attacco sotto la rete di Rapetti. Il trio centrale ha funzionato egregiamente, per l’intelligente collaborazione di Cattaneo e di Chini e per il costante e robusto rifornimento effettuato dalla linea mediana, sempre presente nel vivo della lotta.
Al 27’ era Vojak che effettuava uno dei suoi fulminei e precisi tiri m porta. Rapetti, che vigilava attentamente, si buttava sul pallone forse con una frazione di ritardo: l’arresto avveniva tardivamente, quando cioè già era stato varcato il limite fatale. Un minuto dopo però i “rossi” correvano nuovamente alla riscossa minacciando seriamente la difesa dei “grigi”. Innocenti liberava in corner e nei susseguente calcio d’angolo Montesanto con un preciso colpo di testa deviava il pallone nella rete di Masetti: 2 a 1. Pochi minuti dopo 1’arbitro fischiava la fine delle ostilità. La veloce galoppata odierna ha loro giovato notevolmente, rinfrancando le linee e facendole pervenire ad una maggiore coesione, elemento indispensabile per giungere al successo. Sul campo, tra le altre autorità sportive, si notavano l’on. Rocca, l’infaticabile dirigente dell’Alessandria Unione Sportiva, e l’ing. Graziani.
L’on. Ladislao Rocca (con il Borsalino e il pizzetto), presidente delll’Alessandria dal 1928 al 1932. Accanto a lui un dirigente e i giocatori Lauro e Viviano.
Abbiamo motivo di credere che la squadra azzurra, che si spera sappia cancellare l’amara sconfitta di Marsiglia dello scorso anno, scenderà in campo domenica nella formazione nella quale ha svolto oggi l’allenamento, ad eccezione del portiere Masetti che sarà sostituito dal titolare Cavanna, tenuto oggi a riposo per la nota indisposizione che lo ha colpito ieri al suo giungere in Alessandria. Ci siamo intrattenuti dopo l’allenamento con i giocatori azzurri. Il loro morale è elevatissimo; le condizioni fisiche ottime: anche Cattaneo si è completamente rimesso e sarà domenica di notevole aiuto ai compagni di squadra. Come è noto la squadra della Francia Sud-Est rappresenta per la nostra Nazionale B l’unico punto nero della sua breve e pur magnifica attività. Gli azzurri furono battuti lo scorso anno, sia pure di misura, per 3 a 2. È questa la sola sconfitta che la Nazionale B ha subito dalla sua creazione. Domenica si presenta propizia la partita di rivincita ed è sperabile che i nostri campioni sappiano cancellare lo sfavorevole risultato di Marsiglia e riconfermare, con una smagliante dimostrazione di bel gioco, la meravigliosa ascesa del calcio italiano.
Mario Bocchio
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