Insieme a Mister Piero Braglia, all’Alessandria è arrivato anche il suo inseparabile vice Mauro Isetto.
La loro collaborazione è un qualcosa che va oltre la ‘attività professionale. I due sono infatti grandi amici; vestirono la maglia del Montevarchi nel ’74 e nel ’75, poi Braglia andò a Cremona prima di tornare a Firenze. Le loro strade si separarono.
Isetto nasce a Montevarchi il 23 luglio 1948, spende la vita sui campi di calcio, è un buon portiere e dopo una carriera a parare palloni, conserva i guantoni nel cassetto dopo l’ultima stagione nella Carrarese di mister Corrado Orrico. Poi intraprende la carriera da allenatore mettendosi subito in mostra.
In panchina vince un campionato di seconda categoria a Bucine e passa nelle giovanili del Montevarchi e fa parlare di sé, perché le sue squadre giocano un buon calcio. Poi il destino lo stoppa; a 41 anni è vittima di un infarto. Riesce a salvarsi e piano piano riprende una vita normale. Il suo mondo però è il calcio, la sua casa è il rettangolo verde, il suo amore è il pallone. Ha bisogno di rimettersi in carreggiata, e qui entra in gioco Piero Braglia, si racconta che si incontrarono per caso e si scambiarono il numero di telefono.
Isetto diventa così il suo collaboratore più fidato. Sono più di vent’anni che sono ognuno l’ombra dell’altro.
Un’amicizia vera che continua proprio laddove è nata e cresciuta: sul campo di calcio. Chi lo conosce lo descrive come una bellissima persona, un serio professionista che ama fare il suo lavoro.
Mario Bocchio
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