Qualche giorno fa Angelo Gregucci aveva smentito la possibilità di ritornare a fare il vice di Roberto Mancini, dicendo che “non c’è stato nessun contatto con il Mancio a Milano”. Per la verità, pare che l’incontro in terra sarda non fosse solo amichevole, un incontro tra due vecchi amici per rilassarsi. Ma che il tecnico iesino volesse tastare il terreno per valutare la possibilità di avere Gregucci come suo vice, come ai tempi di Manchester City e Fiorentina.
Il tecnico pugliese – negli ultimi mesi parecchio criticato ad’Alessandria – aveva il contratto in scadenza con il club piemontese il 30 giugno. Il presidente Luca Di Masi non glielo ha rinnovato. L’idea del Mancio è quella di convincerlo a raggiungerlo, in sostituzione di Nuciari.
È notizia di questi giorni il mal di pancia di Mancini che potrebbe sfociare nelle dimissioni del tecnico dell’Inter, turbato dalle vicende legate al mercato in entrata della società nerazzura. Ipotesi remote, sia chiaro, ma al momento la situazione sarebbe in una fase di stallo: Due anni fa, più o meno di questi tempi, ci fu il clamoroso ribaltone tra Conte e la Juve con l’arrivo rapidissimo di Max Allegri. Non possiamo certo dire che tra Mancini e l’Inter siamo sulla stessa strada, sarebbe un sensazionalismo che non ci appartiene. Magari tutto rientrerà e i sorrisi faranno capolino, ma in questo periodo Mancio non è sereno, non è contento, non si sente coinvolto. Sono le storie di mercato, le strategie di Suning sono in controtendenza per una legittima scelta (puntare sui giovani) rispetto alla sua volontà di andare su gente affermata e già pronta come Yaya Touré e Zabaleta.
Ma l’aria è un’altra, l’allenatore ha memorizzato: gli chiederanno giudizi tecnici come sempre, tuttavia lui dovrà allenare e non indirizzare il mercato. Cinque-sei giorni fa è stato assalito da uno scoramento totale. Mancio ha detto ad Angelo Gregucci, suo potenziale vice come già raccontato, di pazientare ancora per qualche giorno. Magari tutto rientrerà, ripetiamo: non ci piace il sensazionalismo non suffragato dai fatti. Ma sono situazioni verificate e che vanno segnalate, sperando che torni il sereno su tutto il cielo nerazzurro. Senza malcontento o chissà cosa.
Mario Bocchio
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