Modena-Alessandria 2-1, campionato 1964-’65 Nobili e Migliavacca cercano di contenere un attacco modenese.
Nel 1959, a Linate, sui campi nella zona dell’aeroporto di Milano, in un nebbioso pomeriggio lombardo, fece il provino in una partitella di allenamento la giovane promessa alessandrina Gianni Rivera, segnalata dall’ex rossonero Pedroni. Il Milan ne intuì le doti e lo ingaggiò lasciandolo però ancora una stagione tra i Grigi. Rosetta, osservatore della Juventus, ne aveva apprezzato la tecnica sopraffina, ma lo ritenne fisicamente poco adatto per i bianconeri. Nel contratto con l’Alessandria oltre ad un congruo numero di milioni, venne stipulato la cessione del centrocampista rossonero: iniziò così la carriera alessandrina di Migliavacca (nella foto a fianco, in maglia rossonera).
L’esordio in maglia grigia avvenne, ironia della sorte, proprio contro gli ex compagni il 20 settembre 1959 al “Moccagatta”, prima giornata del campionato. Al fianco di Rivera e complice Tacchi autore di tre reti, Migliavacca diede il suo contributo a quella vittoria. Nel suo primo campionato disputò 34 incontri segnando 2 reti, una delle quali contro la Fiorentina nel gennaio del 1960, nel rocambolesco pari (Alessandria-Fiorentina 3-3).
Giocare al calcio in una squadra di provincia dove si badava soprattutto a non perdere, non rappresentò una difficoltà per il giovane “Miglia” (così venne soprannominato), che seppe adattarsi anche se abituato a cresciuto in un grande club. In una squadra di provincia in primo luogo bisognava pensare a salvarsi, ed è proprio in questa mentalità che Migliavacca seppe trasformare il proprio gioco.
L’anno successivo la squadra retrocesse in serie B ed il forte interno grigio, in una compagine ampiamente rinnovata, disputò 30 gare, in un campionato che si concluse con i Grigi al settimo posto.
Alessandria- Lanerossi Vicenza 3-1, annata 1959-‘.60. I giocatori escono dal campo. Si riconoscono: Migliavacca, Tacchi e Rivera.
Nel secondo torneo in B l’allenatore Rava lo schierò in mediana con Bassi e Schiavoni, ruolo in cui disputò 35 incontri. Migliavacca seppe interpretare con molta versatilità tutti i ruoli che gli vennero affidati, infatti nella sua lunga carriera grigia giocò stopper, terzino e libero, come costruttore di gioco, marcatore implacabile ed i vari Cristin, Canè, De Paoli e lo stesso ex compagno di squadra Fanello, uscirono perdenti nel confronto diretto.
Con i Grigi Giancarlo Migliavacca concluse la propria carriera calcistica dopo aver disputato oltre duecento gare in campionato: la società grigia premiò l’atleta con una medaglia d’oro, appunto alla duecentesima gara.
Mario Bocchio
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