Nell’estate del 2008 i Grigi, vinto trionfalmente il loro girone di serie D, approdano, dopo cinque lunghissimi anni di assenza, nel campionato di serie C2 che, nel frattempo, ha addirittura cambiato nome diventando pomposamente Seconda Divisione di Lega Pro.
Sul mercato, condotto con sagacia dal ds Braghin, l’Alessandria si rinforza inserendo elementi nei ruoli chiave. Arrivano alla corte del riconfermato Iacolino elementi come Servili, Briano, Schettino, Mateos e Rosso, i quali integreranno la formazione con un mix di esperienza e tecnica. Capitano della squadra diventa Fabio Artico.Dopo un girone preliminare di Coppa Italia (quella minore di Lega Pro) con chiaro-scuri, la squadra inizia il campionato con buon piglio, tanto che dopo undici giornate la media inglese dice “0” e la classifica vede proprio l’Alessandria al comando in compagnia della sorpresa Rodengo Saiano.
Alessandria-Como, l’esultanza dopo la rete del definitivo 3-1 ad opera di Artico.
Il calendario al dodicesimo turno propone Alessandria-Como. C’è da vendicare l’umiliazione patita lo scorso anno quando, in Coppa e nella poule scudetto di serie D, i lariani sono scesi al Moccagatta stra-vincendo due volte per 5-1 e per 3-0! Vero che la Coppa di serie D e lo scudettino dei dilettanti lasciano il tempo che trovano, ma certe “scoppole” lasciano il segno.
Gli azzurri, oltretutto, in classifica hanno un solo punto meno dei Grigi. Altro motivo di interesse la presenza di tanti ex: Zappella, Pelatti e Rosso tra i Grigi, Malatesta, Facchetti, Taormina e Guazzo tra i lariani.
Anche in città c’è attesa per l’incontro, tanto che allo stadio si presentano circa 3.500 persone, folla che non si vedeva dagli anni a cavallo del secolo.
I protagonisti non deludono: e l’incontro è piacevole e molto ben giocato. Lasciamo la parola ai testimoni diretti: “Iacolino opta – scrive Roberto Gelato su “La Stampa” – per il modulo 4-4-2 con Motta a destra, Buglio esterno sinistro e in veste di centrali Longhi e Briano. Sull’altro fronte Como schierato con identico schema per cercare il colpaccio. Subito grande intensità e rapidi capovolgimenti di gioco: è a centrocampo che i mandrogni mostrano nel complesso una certa superiorità, con Longhi, Briano, Motta e Buglio superiori nei confronti di Kalambay, Ezio Brevi, Salvi e Bretti, gli ultimi due non sempre precisi nei passaggi e negli smarcamenti anche senza possesso di palla. Al fischio d’inizio Zappella in panchina per precauzione; centrali difensivi Cozza e Cammaroto con Motta tornate destro preferito a Mateos Aparicio. Nel Como fuori Brioschi, infortunato, conferma dell’undici vittorioso domenica scorsa in casa con l’Olbia.”
Il gol di Buglio per il 2-1 dell’Alessandria.
Si parte a spron battuto: dopo 3′ l’Alessandria è in vantaggio. “Il Piccolo” così descrive la rete: “A destra Motta fa impazzire tutti, tre dribbling stretti, cross a rientrare, jn area la finta di Artico e la rovesciata, spettacolare, di Rosso, che piega le mani a Malatesta”.
Al 20′ la pronta reazione comasca dà i suoi frutti: su un cross dalla destra di Kalambay la difesa alessandrina rimane in attesa del fischio arbitrale per un fuorigioco, e Guazzo ne approfitta per ingannare Servili con un bel pallonetto.
Non finisce qui: l’Alessandria riparte a testa bassa e cinque minuti dopo ritorna in vantaggio: “E’ Briano l’ispiratore della manovra con un traversone che trova pronto all’appuntamento di testa Buglio, il quale insacca con la complicità di Malatesta insicuro nell’uscita” come ci racconta “La Stampa”.
In chiusura di tempo Servili mette il suo sigillo: un contatto in area tra Cozza e Facchetti finisce con la caduta dell’attaccante. Per l’arbitro è rigore. Sul dischetto lo stesso Facchetti che tira forte ma centrale: Servili devia di piede in angolo.
Nella ripresa, giocata ancora ad alto livello, piovono cartellini di ogni colore, anche il rosso mostrato ad Ezio Brevi. Con il Como in dieci l’Alessandria scrive la parola fine sull’incontro. Siamo al 35′ “E sono tre – scrive Mimma Caligaris su “Il Piccolo” -: Schettino sale a sinistra, in mezzo per la sponda di Mateos Aparicio, che allarga a destra per Artico, controllo e diagonale nell’angolino più lontano”.
È l’apoteosi: un Moccagatta finalmente pieno e festante colpisce. Massimo Delfino nel suo commento su “La Stampa” scriverà: “Adesso lo si può dire: la città si è riappropriata del calcio vero. La cornice di pubblico di ieri al Moccagatta è il regalo più bello che Alessandria potesse fare alla squadra, peraltro capace di ricambiare tanto affetto con una prova di maturità e con una gestione perfetta della partita”.
16.11.2008 Alessandria, Giuseppe Moccagatta – 12ª giornata
Alessandria – Como 3-1 (2-1)
Reti: 3. Rosso Daniele [A], 20. Guazzo [C], 25. Buglio [A], 80. Artico [A].
Alessandria: Servili, Ciancio, Cozza, Cammaroto, Schettino, Motta [65. Mateos Aparicio], Longhi, Briano, Buglio [88. Scalise], Rosso Daniele [82. Pelatti], Artico. A disp: Cicutti, Zappella, Volpara, Galli. All. Iacolino
Como Calcio: Malatesta, Balleri [50. Adobati], Brevi Oscar, Goretti, Franco, Kalambay [76. Lombardi], Brevi Ezio, Salvi, Bretti, Facchetti, Guazzo [68. Sehic]. A disp: Tornaghi, Taormina, Mireku, Fofana. All. Cotta.
Arbitro: Zanichelli (Genova) [Sirchia, Amoretti].
Rigore parato al 45. a Facchetti [C].
Espulso 74. Brevi Ezio [C].
Ammoniti: Brevi Oscar [C], Brevi Ezio [C], Buglio [A], Adobati [C], Salvi [C], Longhi [A], Cozza [A].
Angoli: 1-8. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 3.500
Inizio gara ore 14.30
L’Alessandria si laurea campione d’inverno, poi nel ritorno ha una flessione: finisce a pari punti con il Varese ma è classificata al secondo posto per via della differenza reti sfavorevole.
Il portiere Servili, uno degli eroi di quella giornata.
Nei playoff sarà ancora il Como a castigarla in finale, ma questa è un’altra storia. L’epilogo sarà a luglio: tre delle quattro retrocesse dalla B (Pisa, Avellino e Treviso) più il Venezia sono escluse dalla Prima Divisione di Lega Pro. Uno dei posti vacanti viene assegnato all’Alessandria che ritorna in così nel terzo livello del calcio italiano dopo otto anni.
Sergio Giovanelli
Le fotografie sono tratte da questaeralacittadellapaglia.blogspot.it
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