Quando il sottile equilibrio raggiunto tatticamente viene modificato (Giana Erminio) o addirittura stravolto (Pro Vercelli) ecco che “salta il banco” e l’Alessandria “paga pegno”.
Contro la Giana l’ex mister grigio Banchini ha sulla coscienza le sostituzioni che sono costate la sconfitta al Moccagatta. Sette giorni e a far da epilogo al movimentato momento dei Grigi ecco il ribaltone di formazione messo in atto da Pirozzi a Vercelli costato un netto quanto ineccepibile 0-2.
La riprova non l’avremo mai ma è certo che l’assenza di Ciancio in difesa, la squalifica di Rota e le scelte tecniche alquanto discutibili non hanno fatto bene a questa Alessandria che aveva trovato l’assetto giusto per lottare fino alla fine in questo campionato.
Nell’organico dei Grigi ci sono giocatori che non possono essere lasciati fuori in questo delicato momento e la loro mancanza diventa determinante in un meccanismo tanto complicato nel suo funzionamento quanto fragile.
Così al Piola l’Alessandria ha incamerato una sconfitta che ha messo a nudo le difficoltà di questa squadra rimandandola, come i gamberi, a due settimane fa.
Inconsistente davanti, macchinosa a centrocampo, la squadra Grigia ha retto l’impatto in difesa fino al 38’ quando dai piedi dell’ex Mustacchio è partito l’assist per Haoudi che ha piegato i guantoni a Liverani.
Portiere grigio protagonista in positivo del match ma anche in negativo perché dopo aver tenuto a galla la scialuppa in almeno due circostanze ha poi causato l’errore che ha di fatto chiuso l’incontro a 4 minuti dal 90° regalando a Maggio la palla del raddoppio su un disimpegno mal gestito.
Nel dopogara la delusione lascia spazio alle disamine tecnico-tattiche: a parte tutte le vicissitudini societarie che non hanno fatto certo bene ai ragazzi in termine di tranquillità, il campo ha evidenziato che si viaggia al limite, quella linea di equilibrio dove mollare o sbagliare può costare caro. Da parte di tutti.
Mauro Bavastri
Foto di Maurizio Valletta