Angelo Gregucci, allenatore dell’Alessandria, ha fatto il punto della situazione nell’emergenza causata da CoViD-19 ai microfoni di Museo Grigio. “In questo momento il primo pensiero che mi viene è la tutela di tutti gli esseri umani e in particolare dei nostri concittadini italiani, visto che siamo uno dei paesi più violentemente colpiti dal coronavirus. Il primo obiettivo è tutelare la salute di tutti, il secondo è dare sostentamento agli eroi della prima linea di questa guerra: medici, infermieri e tutto il sistema sanitario”.
“Lo sport può dare l’esempio – ha proseguito il tecnico – attenendosi ai decreti ed alle regole. Il rispetto delle regole è l’elemento fondamentale per uscire da questa crisi. Perciò mi accodo al messaggio di restare a casa, mantenere le giuste distanze interpersonali”. Mister Gregucci, poi, giustamente non si è sbilanciato sul futuro prossimo. “Dovremo rispettare scrupolosamente le indicazioni e solo quando saremo fuori da questa crisi gli enti preposti a decidere, dalla Lega Pro alla FIFA, dovranno sedersi attorno ad un tavolo per prendere le decisioni con responsabilità e lucidità. In questo momento non considero ipotesi e previsioni che cambiano giorno dopo giorno. Nessuno può dire quali saranno gli scenari, non solo nel mondo dello sport, ma sicuramente cambieranno molti dei nostri modi di intendere la vita. I parametri saranno azzerati ed il mondo sarà un po’ diverso”.
“Sempre in linea con le normative cerchiamo di dare i programmi ai nostri giocatori – ha proseguito Gregucci a proposito del rapporto con la squadra grigia – affinchè mantengano lo standard della vita da atleti. Con l’aiuto dello staff, dei preparatori e dei medici stiamo abbiamo provato a dare soluzioni, consigli rigorosi sull’alimentazione e programmi di allenamento personalizzati basati sulle possibilità di ciascuno di poterli rispettare. Per il resto – ha concluso il tecnico – io passo le giornate riaprendo libri che avevo chiuso o visionando partite nostre o degli avversari. Mi piace anche vedere programmi su personaggi del mondo dello sport che mi hanno colpito, come Maradona o Senna. Anche nei momenti più difficili e più bui c’è una luce da seguire. E in questo momento la luce è rappresentata dai comportamenti, dalle regole e dal senso civico che ciascuno di noi deve avere”.
L’intervista rilasciata a Museo Grigio