
Nuovo arrivo in casa Grigia con l’ingaggio di Luca Crosta, estremo difensore scuola Milan, lo scorso anno a Olbia e poi a Renate. Per lui, 22 anni compiuti a febbraio, arrivato all’Alessandria a titolo definitivo, contratto di un anno.

Nella sua storia calcistica c’è un debutto da favola in Serie A. Crosta. diciannovenne, con il Cagliari, giocò contro il Milan, all’ultima giornata di campionato. Per uno strano scherzo del destino, il giovane estremo difensore, nato a Milano nel febbraio del 1998, festeggiò la sua prima in massima serie proprio contro il Milan, società dov’è cresciuto nelle giovanili e di cui è tifoso.
Oltre al portiere, debuttarono nella massima serie anche i giovani Biancu (centrocampista della Primavera) e Han (primo calciatore nord-coreano del nostro campionato).

Schierato dal primo minuto dall’allenatore Massimo Rastelli per l’infortunio del titolare Rafael, il giovane Crosta si era messo in evidenza con un’eccellente prestazione, alla faccia dell’emozione. Dopo un paio di interventi tutt’altro che facili, ad inizio ripresa il portiere del Cagliari parò anche un calcio di rigore a Carlos Bacca, esibendosi in una presa tutt’altro che agevole. Ha rovinato probabilmente l’ultima apparizione dell’attaccante colombiano in maglia rossonera.
Il Cagliari, che dopo la partenza di Storari ebbe per tutta la stagione un problema tra i pali, scoprì di avere la soluzione in casa. Un altro piccolo miracolo targato David Dei, preparatore dei portieri del Cagliari e fidato componente dello staff di Massimo Rastelli, con cui lavora dai tempi dell’Avellino in Lega Pro (dove c’era proprio Pisacane, altro eroe quel giorno).

Un esordio da favola, dunque, per il giovane portiere milanese, arrivato in Sardegna a titolo definitivo, proprio dal Milan. Per la cronaca, la partita terminò con il risultato di 2-1 per gli isolani, grazie ad un gol al 93′ del difensore Fabio Pisacane, un altro gregario, lesto nel respingere in rete una corta respinta del portiere Donnarumma.

“Un grazie a tutti quelli che sino ad oggi hanno sempre creduto in me, a chi mi ha fatto crescere, dagli allenatori ai preparatori atletici, dagli psicologi ai magazzinieri! – scrisse Crosta su Instagram dopo la partita – Grazie anche a chi mi ha deluso e a chi mi ha fatto credere di non valere nulla perché ciò mi ha aiutato a rafforzarmi e mi ha motivato ancor di più! Grazie alla mia famiglia che ha sacrificato tanto per vedermi sorridere e perché senza di loro non sarei qui oggi, sono la cosa più preziosa che ho e non li ringrazierò mai abbastanza! Un grazie a tutti i miei amici, quelli veri, quelli che mi vogliono bene e che mi sono rimasti accanto sempre nonostante io sia andato lontano da casa! Ma un grazie speciale va al Cagliari calcio che mi ha valorizzato e mi ha permesso di esaudire un sogno, il sogno di ogni ragazzo su questo pianeta!! Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, non ho mai mollato, ho sempre lottato fino alla fine e ora sono qui, ho mangiato molta polvere ma ce l’ho fatta! È arrivato finalmente… il giorno più bello della mia vita”.
Che Crosta avesse le stimmate del predestinato, del resto, nell’ambiente lo sapevano un po’ tutti. Il club dove si era fatto le ossa, ironia del destino, è proprio il Milan. Nelle giovanili giocava assieme a Donnarumma, che fu il suo avversario in quel caldo pomeriggio di marzo, prima che Gigio gli soffiasse il posto in un derby Allievi giocato nel marzo del 2014 spiccando il volo verso la gloria.

Il problema è uno solo: quel momento, seppur indimenticabile, rimarrà solo un lampo. La seconda presenza in A arrivò nell’ottobre successivo, in casa della Lazio, ma fu un disastro: Crosta ne combinò qualcuna di troppo e i biancocelesti si imposero con un netto 3-0. Fu l’inizio della discesa per il portierino milanese, che nel 2018-’19 venne spedito prima all’Olbia (Serie C) e poi al Livorno (Serie B), nel secondo caso senza mai scendere in campo.

Quindi Renate, ancora una volta in Serie C. Dov’è arrivato lo scorso gennaio, dopo aver giocato 12 volte nuovamente all’Olbia nella prima parte della stagione. E dove fece panchina al quasi coetaneo Giacomo Satalino, scuola Fiorentina, in prestito dal Sassuolo.
Quindi il lungo stop per il Covid. Un percorso (che come ha ricordato Stefano Silvestri su Goal.com) che ricorda quello di Simone Scuffet, l’ex prodigio dell’Udinese che rifiutò l’Atletico Madrid. Non tutto è perduto, ma anche la situazione contrattuale di Crosta non lo aiuta: il vincolo con il Cagliari sarebbe andato in scadenza il 30 giugno ed è stato prolungato per consentirgli di concludere la stagione. Poi, Luca è stato ufficialmente sul mercato. E l’Alessandria, anche per avere insieme a Cristanto, una valida alternativa a Pisseri, ja avuto il coraggio di scommettere sul talento che stregò Bacca all’esordio assoluto in A.