Natale, tempo di regali. Per noi piccoli appassionati di calcio degli anni ‘60 e ‘70 era anche l’occasione per ricevere l’album delle figurine e le prime bustine da aprire. Un rito, oggi un po’ appannato soverchiato com’è da ben altre attrattive. Le statistiche dicono che per la maggior parte sono i giovani di allora, diventati padri di famiglia (qualcuno anche nonno), a mantenere viva la tradizione.
Le collezioni sono cambiate: dalle poche “figu” di allora si è passati a collezioni mastodontiche con A-B-C, coppe, calcio femminile e sicuramente dimentichiamo qualcosa. Ma il fascino, quello sì, è rimasto intatto.
Tutto questo preambolo per raccontare il connubio figurine-Grigi attraverso l’evoluzione dell’album “Calciatori Panini” iniziata con la stagione 1960-’61. Di quanto avvenuto prima nel campo delle figurine e di tutte le varianti (Collezioni Lampo, Edis ecc.) parleremo in un altro articolo.
La prima stagione dei calciatori in figurina è stata, come detto, la 1960-’61; in questo album l’Alessandria non c’era perché, retrocessa dalla A, era nel campionato cadetto non contemplato dalla collezione.
Stessa cosa per la stagione successiva, la prima con la denominazione ufficiale Panini.
I primi Grigi compaiono nell’album 1962-’63 nella sezione vecchie glorie. Per celebrare i trionfi della Nazionale (Mondiali 1934-’38 e Olimpiadi 1936) viene proposta una serie di figu, rigorosamente in maglia azzurra, tra cui Baloncieri, Ferrari, Rava, Bertolini e Lorenzi. Non mancano anche i rappresentanti della altre quadre del Quadrilatero: Caligaris, Rosetta, Piola, Monzeglio e Ara.
Nell’album 1963-’64 la novità: ci sono anche le squadre di Serie B, sei figurine con due giocatori ciascuna rappresentanti la formazione base. Il portiere era accoppiato allo stemma della società, in realtà un’immagine di fantasia riproducente i colori e il simbolo della squadra. I Grigi, naturalmente, erano rappresentati da un orso.
Alla fine del campionato 1966-’67 l’Alessandria venne retrocessa in Serie C. Con l’album successivo la Panini pubblicò anche la terza serie, limitata allo “scudetto” cioè il distintivo della squadra che dal 1969-’70 divenne quello ufficiale.
Altra variazione nel 1972-’73. Per ogni formazione di C oltre al marchio viene aggiunta la “squadra” ossia la riproduzione di una formazione schierata a centro campo.
Con la promozione in B con l’album 1974-75 l’Alessandria torna, per un solo anno, ad avere le foto dei giocatori, non più in coppia ma singole in formato “francobollo” cioè delle dimensioni di mezza figurina. L’avvento dell’autoadesivo aveva consentito queste variazioni editoriali.
Con la retrocessione in C nuovamente Alessandria con stemma e squadra; solo lo scudetto quando si era in C2.
Ora, finalmente Alessandria in B e di nuovo le figu dei giocatori; la nuova evoluzione le ha ridotte ulteriormente perché su ogni cartoncino sono riportate le immagini di ben tre giocatori.
Sergio Giovanelli