La notizia è parsa liquefarsi nella calura di queste ultime settimane: lo scorso 4 luglio ci ha lasciati Angelo Volpato, uno degli artefici dell’ultima promozione in Serie B dei Grigi.
Era nato ad Azzano San Paolo, nel Bergamasco, nel 1943: crebbe nelle giovanili dell’Azzanese, dove esordì in prima squadra nel campionato di Seconda Categoria. Il suo talento di centrocampista offensivo emerse immediatamente, tanto che il Varese lo acquistò ancora minorenne facendolo esordire in Serie C. Con il Varese conquistò una doppia promozione che lo proiettò in Serie A nel campionato 1964-’65. Da lì un lungo girare per l’Italia nei campionati professionistici con una lunga parentesi nel Catania, per finire la propria carriera in provincia, nel Villa d’Almè, nel 1980.
Giunse in Grigio nel 1973, in tempo per far parte di quella squadra che al termine di quella stagione ottenne la promozione in Serie B, l’ultima nella storia dell’Orso. rimase in riva al Tanaro anche nel campionato successivo.
Come ha sottolineato Marco Boffa su “BergamoPost, era un giocatore d’altri tempi, quando ancora l’essere professionista non portava ai guadagni odierni, ma che ha permesso a Volpato di aiutare la famiglia. Coi primi guadagni riuscì a comperare casa ai genitori e si dedicò ai suoi fratelli.
Ci ha colpiti un commento su Facebook: «Ciao Angelo, tu per la nostra generazione sei stato un modello, per noi eri Rivera, Pelé.
Quando eri in carriera e tornavi in paese venivi in oratorio per organizzare sempre una partita di calcio con noi anche se magari il giorno prima avevi giocato a San Siro. Con noi negli spogliatoi eri sempre prodigo di consigli. Grazie per quello che mi hai insegnato».
Mario Bocchio