Attraverso una nota ufficiale, l’Alessandria comunica l’ingaggio, con contratto biennale, del difensore classe ’88 Giuseppe Agostinone.
Il terzino sinistro foggiano possiede un notevole palmarès, avendo disputato in carriera molti campionati tra i professionisti con le maglie di Foggia, Martina Franca, Pro Vercelli, Montichiari, Piacenza e Lecce. Nella scorsa stagione ha militato nella Virtus Francavilla.
Si era trasferito nella “Città degli Imperiali” a titolo definitivo, ma dopo una importante contribuzione del Lecce al pagamento dell’ingaggio.
Mancino, Agostinone, laureatosi n scienze motorie, è sempre stato legato a doppio filo con la squadra della sua città, Foggia, con la quale è cresciuto nelle giovanili ed ha disputato praticamente tutte le sue stagioni da calciatore in maglia rossonera ad eccezione di due apparizioni in prestito al Martina Franca ed alla Pro Vercelli. Giocatore dal fisico asciutto, ha nella corsa e nell’agonismo le sue caratteristiche principali; nato calcisticamente nei campi polverosi del quartiere Candelaro, aveva faticato inizialmente a trovare spazio nella rosa dei “satanelli” complice anche un utilizzo troppo avanzato in campo da attaccante con Zeman in panchina. Con il fallimento del Foggia nel 2012 ed il ritorno in Puglia dopo la cessione al Montichiari, Agostinone divenne l’idolo della curva dello Zaccheria: scelse infatti di diventare uno dei simboli della nuova squadra ripartita dai dilettanti ed in breve tempo venne considerato uno degli emblemi della rinascita dauna. Impiegato da Padalino come terzino di spinta, potè finalmente tornare a dimostrare le sue doti di corsa e sacrificio, divenendo per tre stagioni titolare inamovibile, distinguendosi anche per qualche rete “pesante” come nel derby con la Salernitana nel quale è balzato agli onori delle cronache per un’esultanza sopra le righe nei pressi della curva campana. L’ultima stagione era stata per Giuseppe Agostinone particolarmente difficile con De Zerbi che gli preferì nel suo ruolo Di Chiara con sole 5 presenze da titolare ed in infortunio nella parte finale che lo aveva tolto dalla corsa alla serie B della sua squadra.Fu l’anno dello scontro ai playoff contro l’Alessandria dei Gregucci.
Dopo che con l’arrivo di Stroppa allo Zaccheria sembrava poter rimanere in terra foggiana prima che l’arrivo di Dossena gli sbarrasse definitivamente le porte del campo, il terzino è ripartito da Piacenza (la foto sopra è curiosa e ritrae iun duello tra Agostinone e l’allora grigio Sestu, appena approdato allo stesso Piacenza): fortemente cercato fin da luglio dai biancorossi fu soffiato alla concorrenza di Massimo Cerri e del Cosenza proponendogli un contratto biennale, il “dottore” ha cercato a dare quelle profondità e quella esperienza che sulla fascia mancina di Franzini era sembrata mancare nel precampionato.
Poi a sorpresa, nel gennaio del 2017 Agostinone va al Lecce (foto sotto nel derby proprio con il Foggia. Si vede con lui il rossonero Chiricò), che paga il cartellino al Piacenza che, a sua volta, mette a bilancio una plusvalenza.
Ha fatto quindi parte di quella squadra che venne eliminata ai playoff proprio dai Grigi ai rigori, anche se non ha giocato le due partite rimanendo in panchina. In “rosa” c’erano anche Vitofrancesco, Ciancio e a da gennaio pure Marconi.
Assorbita la delusione per la mancata promozione in B, al Lecce giunsero le attenzioni per Agostinone di diversi club tra cui Pescara e Ascoli in Serie B, Reggiana e Alessandria (gia allora) in Lega Pro.
Invece poi, quasi a sorpresa, finì alla Virtus Francavilla con l’attuale Mister grigio Gaetano D’Agostino, bravo a valorizzare tantissimi giocatori in una società seria con un presidente serio. D’Agostino ha raggiunto tutti gli obiettivi, ottenendo anche qualcosa in più, come i playoff, ma soprattutto mettendo in mostra calciatori come Prestia, Maccarrone, lo stesso Agostinone e Partipilo, alcuni dei quali avevano bisogno di riscattarsi.
Mario Bocchio
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