I Grigi cercavano altri punti in chiave salvezza, dopo i tre ottenuti nell’ultimo turno per effetto del roboante 4-0 esterno sulla Reggina. Un succcesso, ieri, avrebbe consentito loro di agganciare in classifica proprio il Parma e di risucchiarlo nella lotta salvezza.
Moreno Longo ha schierato il 3-4-2-1: Pisseri – Parodi, Prestia, Di Gennaro – Pierozzi, Ba, Milanese, Beghetto – Arrighini, Chiarello – Corazza. Beppe Iachini, ancora alla ricerca del primo successo sulla panchina gialloblù, ha mandato in campo un 3-4-1-2: Buffon – Osorio, Danilo, Cobbaut – Rispoli, Sohm, Schiattarella, Del Prato – Vazquez – Inglese, Benedyczak.
Longo, rispetto all’undici che ha espugnato il Granillo, ha cambiato tre elementi, uno per reparto. In difesa, c’è Di Gennaro al posto di Benedetti. A centrocampo, sulla sinistra, spazio a Beghetto, mentre, davanti, parte dal primo minuto Arrighini al posto di Kolaj. Vista la squalifica di Iachini, è stato Giuseppe Carillo a guidare il Parma dalla panchina. Solo un cambio nell’undici titolare dei gialloblù rispetto all’ultimo match: fuori Tutino, al suo posto, in attacco, via libera a Benedyczak.
Dopo un inizio prudente, la formazione di Iachini ha sfruttato due chances concesse dall’Alessandria, portandosi sul doppio vantaggio, con Vazquez e Benedyczak. Nei primi quarantacinque minuti, i Ducali hanno mostrato grande attenzione difensiva, contenendo bene le offensive dell’Alessandria, e notevole cinismo in fase offensiva. La squadra di Longo è sembrata piuttosto prevedibile in avanti, riuscendo per sole due volte ad andare al tiro in porta e trovando le pronte repliche di Buffon.
Nella ripresa l’Alessandria ci prova: Mustacchio recapita un ottimo pallone dalla destra nel cuore dell’area. Marconi, solissimo, colpisce di testa da un paio di metri, facendo esibire Buffon in un magnifico intervento. Poi ancora: Kolaj fa impazzire la difesa emiliana con un paio di dribbling, per poi concludere con un esterno destro che sorvola la traversa.
Il risultato non cambia più. Che dire? L’Alessandria ha faticato in fase offensiva, è riuscita a rendersi pericolosa solo nel finale di match, non trovando la rete per imprecisioni proprie e per un paio di grandi interventi del solito Buffon.
A nostro avviso, tra i Grigi a rimediare la sufficienza sono Luca Parodi (a dire il vero, con la sua propensione ad accompagnare l’azione offensiva partendo dalla difesa, è una lieta sorpresa della stagione), Edoardo Pierozzi (riconferma il suo buon momento), Tommaso Milanese (pur essendo molto giovane e per certi versi ancora acerbo, si è mosso con coraggio e precisione, osando anche), Federico Casarini (gioca il secondo tempo al posto di Arrighini, portando esperienza al centrocampo), Aristidi Kolaj (anche lui subentra all’inizio della ripresa, entrando al posto di Chiarello, l’azione del dribbling in area del Parma è da incorniciare), Michele Marconi (gioca anche lui solo i secondi quarantacinque minuti rilavando Corazza, rientrando dalla lunga squalifica. Tiene sempre in apprensione la retroguardia del Parma e ingaggia un duello personale con Buffon). Ed anche Mattia Mustacchio (entrato al posto di Beghetto al 68′), che con le sue sgroppate sulla fascia destra, tiene in apprensione il Parma.
Decisamente negativa la prova del portiere Matteo Pisseri: è stato un suo clamoroso svarione a regalare il 2-0 al Parma, servendo il pallone ad Inglese, che poi ha realizzato l’assist per Benedyczak. È stato il classico colpo del ko irreversibile. Ma dopo innumerevoli volte, partendo già dalla scorsa stagione, che l’estremo difensore dei Grigi è risultato determinante in positivo, non lo si può certo crocifiggere!
Mister Longo, che così non è riuscito a bissare il successo contro la Reggina, cercherà il riscatto nella trasferta di Vicenza.
Mario Bocchio