Fu il primo allenatore moderno. Visionario, tenace, innovatore. Costruì una squadra di geniali ribelli e in due anni portò la Lucchese in serie A. Scampato all’Olocausto, morì nella tragedia di Superga. Ecco la storia di un uomo (e di un padre) straordinario.
Nel 1948, prima di fare ritorno al Torino per contribuire alla leggenda degli Invincibili, fu direttore tecnico all’Alessandria.