Fece dimenticare Fanello a suon di gol

giovedì, 16 Settembre 2021

Cappellaro (1)Alessandria1961-’62. In piedi da sinistra: Migliavacca, Sergio Bettini, Rizzo, Vitali, Bassi, Notarnicola. Accosciati: Schiavoni, Cappellaro, Sala, Sperati, Giacomazzi.

A vent’anni, dopo aver segnato grappoli di goals con la maglia del Lanerossi Vicenza nel torneo De Martino, il campionato riserve di quei tempi, Renzo Cappellaro fa il suo esordio in serie A con i colori biancorossi. Tre le presenze nella massima divisione nel campionato 1956-‘57, bagnate con una rete. Era il Lanerossi dei David, dei Lojacono, dei Campana e dei Savoini. Cappellaro

Cappellaro, capocannoniere del campionato di serie B nel 1961-’62 riceve il premio Caltex.

Altre quattro stagioni in A con il club veneto dove colleziona 54 presenze con 20 reti segnate, quando un grave infortunio ne condiziona la carriera futura. L’ala mancina di quel Vicenza, Savoini, che sette anni prima aveva contribuito, indossando la maglia grigia, a portare in B l’Alessandria lo segnala e lo consiglia al presidente Ruggero in difficoltà a sostituire Giovanni Fanello che dopo avere vinto la classifica cannonieri di serie B era stato ceduto al Napoli.

Cappellaro (2)Ancora i Grigi nel campionato 1961-’62. Da sinistra in piedi: Arbizzani, Migliavacca, Soncini, Oldani, Renzo Bettini, Schiavoni, Melideo. Accosciati da sinistra: Cappellaro, Bassi, Giacomazzi, Vanara.

Renzo Cappellaro veste così la casacca grigia. L’icona Fanello è difficile da sostituire, ma la cocciutaggine le qualità e la volontà del giocatore veneto sono incredibili e con 36 presenze arricchite da 21 gol riesce a dimenticare l’infortunio che lo aveva spedito in serie B e a sostituire nel cuore dei tifosi alessandrini il ricordo di Fanello. Cappellaro si aggiudica il premio quale goleador più prolifico della serie B con 21 reti! Siamo nella stagione 1961-‘62. La serie A non lo vuole ancora malgrado l’exploit e lui con abnegazione, modestia e umiltà si rimette in gioco sempre nella serie cadetta con il Lecco prima e il Cagliari poi.

Cappellaro

Figurine Lampo, stagione 1961-’62.

Però segna sempre, non come con la maglia grigia, ma con buona frequenza (15 reti con i lombardi e 9 con i sardi la stagione successiva) e riesce a tornare nella stagione 1964-‘65 a calcare i campi della A proprio con il Cagliari dei Greatti, dei Cera e dei Gigi Riva! Altri infortuni e la conclusione della carriera con la maglia del Legnano in serie C dove si toglie ancora la soddisfazione di segnare tre reti. Se ne è andato dalla vita terrena a 77 anni dopo una lunga e dolorosa malattia. Calcisticamente parlando Renzo Cappellaro impersonava il centravanti tipico, fatto di robustezza, elevazione, opportunismo, tiro violento e senso del gol. Come uomo aveva come emblema l’umiltà, l’educazione e la discrezione. Nella storia dell’Alessandria ha lasciato una traccia veramente importante che non deve essere assolutamente dimenticata. Premio per il miglior cannoniere della B… a parte!

Marcello Marcellini

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