“E’ stato un fatto inaspettato; davvero non pensavo alla convocazione ma, non per questo mi sento meno orgoglioso”. Con queste parole, il giocatore dell’Alessandria Robert Filip racconta la sua prima esperienza con la nazionale Under 20 della Romania, il suo paese di nascita.
“Sono venuto via dalla Romania da tre anni coi miei genitori e, dopo di loro, sono venuti in Italia anche i miei nonni. Non ho dimenticato le mie radici, tanto che parlo correntemente anche il rumeno. In attesa della cittadinanza italiana, per la quale ho inoltrato richiesta, è arrivata la convocazione di mister Pancu e così ho potuto vivere quest’esperienza con le due gare con l’Under 20 del mio paese d’origine”.
Due gare, di cui una partendo titolare, una sconfitta con l’Italia e una vittoria con la Polonia. Che cosa ti ha lasciato questo esordio?
“Buone sensazioni; ho giocato con compagni quasi tutti militanti in squadre rumene, tranne il difensore Ilie che gioca nel Padova e il centrocampista Mihai che veste la maglia del Trento. Buone prestazioni, utili a crescere e a rapportarsi con situazioni e contesti diversi”.
Che tipo di lavoro avete fatto in preparazione alle due gare?
“Molto lavoro sulla palla, poca tattica e tanta tecnica. In un periodo così ravvicinato, inevitabile lavorare più sui principi di gioco che non sugli schemi. In Italia si punta sulla forza; nel ritiro rumeno ho visto più attenzione all’aspetto tecnico che per preparare 2 partite in tempi cosi stretti può risultare forse più determinante”.
Una pausa nelle vicende Grigie che ti porterà sicuramente qualche stimolo in più…
“Ho giocato in uno stadio grande (quello di Arad, ndr) con tanti tifosi e una bella atmosfera. E’ stato emozionante e utile: sono convinto che tornerà utile, a me e ai Grigi”,
Fonte Ufficio stampa Alessandria Calcio