Serie C2 1984-’85. Nel girone A l’Alessandria schiera una formazione con tanti nomi destinati ad una bella carriera: Camolese, Carrera, Gregucci e Sgarbossa che si accompagnano al maturo Scarrone e al bomber Marescalco. Malgrado questo, dopo diciannove partite, i Grigi sono a metà classifica distaccati di 10 punti dal Prato primo della classe. Il cambio in panchina (ad Alberto Mari è subentrato Carlo Tagnin anche se il mister effettivo è Toni Colombo) sembra non aver sortito effetti. Il 17 febbraio al Moccagatta arriva l’Olbia, impegolata nella lotta per la salvezza. I 1.444 tifosi paganti di giornata (e i 323 abbonati stagionali, se presenti) videro una bella partita e soprattutto la prova maiuscola di Giancarlo Marchetti con la maglia numero undici.
La ventiduenne mezzapunta toscana cresciuta nella Juventus, inserito in squadra a sorpresa al posto dell’ ex gallurese Saporito, siglerà una tripletta tra il 35′ del primo del primo tempo e e il quarto d’ora della ripresa segnando con un tiro dal limite, con un sinistro su assist di Sgarbossa e con un tap-in su tiro di Scarrone respinto dal portiere. A mezz’ora dalla fine i tre gol di vantaggio sembrano aver chiuso a doppia mandata la partita, ma bastano prima una leggerezza del terzino Vulpiani che permette a Belli di accorciare le distanze e poi Beccari che si lascia sfuggire dalle mani un innocuo pallone di Accardi (sì proprio colui che nel 1990-’91 contribuirà a far vincere ai Grigi il campionato) mandandolo in rete per rimettere tutto in discussione. A tre minuti dalla fine Ciccio Marescalco fissò il risultato sul 4-2.
La bella prestazione riportò il sorriso sulle labbra degli spettatori ed anche Colombo negli spogliatoi dichiarò: “Giocando in questo modo, possiamo toglierci ancora diverse soddisfazioni”. La stampa cittadina fu pressoché concorde nell’evidenziare come la mezza rimonta dell’Olbia fosse avvenuta più per ingenuità della difesa alessandrina che per reali meriti del suo attacco. Franco Benzi su “La Gazzetta dello Sport” scrisse: “Sagra di gol al Moccagatta come da tempo gli alessandrini non vedevano. Tutto si sarebbe concluso con una secca differenza di marcature se l’Alessandria non avesse trattato l’Olbia con una certa sufficienza dopo la terza rete”.
I risultati di giornata evidenziarono che le speranze di promozione (allora salivano direttamente le prime due) non erano spente: la vittoria del Prato faceva ritenere chiuso il discorso del primo posto ma i contemporanei preggi di Derthona, Lucchese, Siena fecero sì che la seconda piazza fosse lontana sei punti; abbastanza, ma non troppi da recuperare (le vittorie valevano ancora due punti). Come è andata la stagione la ricordiamo tutti. Alla fine il Siena prese il volo ed i Grigi, dopo uno straordinario inseguimento, agguantarono il Prato al secondo posto, giocandosi la promozione in C2 nello spareggio di Modena.
Sergio Giovanelli