Sono pochi i calciatori che hanno indossato sia la maglia del Benevento che quella dell’Alessandria. Una lista risicata, tanto che occorre andare indietro nel tempo di oltre quarant’anni. Nell’estate del ’75, il sodalizio giallorosso riuscì a ingaggiare proprio dai Grigi l’attaccante Paolo Franceschelli. Un bel colpo per una squadra che si rivelò protagonista nel difficile campionato di serie C, ma che alla fine si vide sfumare la promozione a poche giornate dalla fine in favore del Lecce.
“Eravamo un bel gruppo – afferma Franceschelli – con tanti giovani in rampa di lancio come Penzo, Iannucci, Cannata e anche il sottoscritto. Ci sfuggì la promozione per qualche punto, che peccato. Ho un ricordo bellissimo di quell’annata. Arrivai proprio dall’Alessandria, dove lasciai molti amici con i quali mi sento ancora oggi. Feci il mio esordio in serie B, era un torneo difficilissimo. Però devo dire che Benevento mi è rimasta nel cuore: gli auguro una pronta risalita in serie A perché lo merita”.
E domani c’è proprio il match tra sanniti e piemontesi che aprirà la cadetteria per entrambe. Il sito campano “Ottopagine lo ha intervistato: “Quella giallorossa è una squadra competitiva, sicuramente superiore all’Alessandria. Poi è chiaro, i pronostici non sempre si riescono a rispettare: il giudice supremo resta il campo. Tra l’altro, in serie B è sempre più raro trovare partite nel corso delle quali una squadra prevale nettamente sull’altra. Ogni sfida è una battaglia e lo sarà anche domenica al Vigorito. Il Benevento ha i favori del pronostico, inutile dire l’importanza di una vittoria alla prima giornata, anche perché alla seconda dovrà andare a Parma”.
Entrambe sono reduci da due epiloghi diversi, i giallorossi da una retrocessione e l’Alessandria da una storica promozione: “Ormai ciò che è fatto è fatto. Sta cominciando un capitolo nuovo, quindi quanto accaduto deve essere cancellato e mi riferisco al Benevento. In serie A si è vista una bella squadra nel girone d’andata, ciò vuol dire che era stata costruita in maniera adeguata. Qualcosa è successo nella seconda parte di stagione, ma adesso è inutile rimuginarci. Occorre pensare al futuro e noto che la società è proiettata su questo aspetto. L’Alessandria, invece, ha ottenuto una promozione importante. Non è detto che arrivare dalla serie C possa rivelarsi un handicap, anzi in passato molte formazioni hanno fatto la voce grossa da matricola. Ricordo lo stesso Benevento che addirittura vinse i play off. L’importante è costruire compagini con valori importanti, sia umani che tecnici. Fabio Caserta? Non lo conosco direttamente. Un ottimo allenatore ha sempre una spiccata personalità, capacità e soprattutto il feeling con la squadra che ritengo essere l’aspetto molto più importante. Gli auguro che abbia tutte queste componenti, in modo da riportare la Strega dove merita”.
La cadetteria si prevede, ancora una volta, molto agguerrita: “Ogni campionato nasconde le sue insidie. Vincere non è mai facile. Ci sono squadre importanti come Parma e Monza, ma anche loro dovranno penare. Non ricordo compagini che abbiamo dominato il campionato, a parte la Juventus e il Benevento. Come ogni anno, da una parte ci sono gli squadroni e dall’altra le possibili outsider. Non mancheranno le sorprese da parte di chi si troverà in alto nonostante i pronostici a sfavore. La serie B è bella anche per questo”.