Sono in pochi a sapere che nel corso di un secolo di vita l’Alessandria è riuscita ad appuntarsi sul petto lo scudetto riservato ai Campioni d’Italia. Per il calcio giovanile alessandrino la stagione 1948-‘49 risultò tra le più felici e si concluse proprio con il trionfo dei giovani del Mago Umberto Dadone che conquistarono il titolo italiano nel campionato di Lega giovanile. Al termine della guerra il tecnico Dadone ricostituì il settore giovanile della società grigia prelevando i giovani calciatori dalle locali squadrette che partecipavano ai campionati cittadini.
Seppe plasmare futuri talenti che poi costituirono, almeno in alcuni casi, l’ossatura per la prima squadra. In un periodo di ristrettezze di occupazione, per molti giovani il calcio risultò una valvola di sfogo ed un motivo di sopravvivenza allo scampato pericolo bellico della Seconda guerra mondiale che aveva devastato l’Italia negli anni precedenti. I giovani di Dadone già si erano messi in luce nel 1948 vincendo dapprima il Trofeo Piemonte a Torino e successivamente anche il prestigiosissimo Trofeo Barcanova.
Due importanti traguardi che fecero da preludio alla successiva vittoria nel torneo più importante della loro categoria, il Campionato Italiano Juniores. I giovani Orsacchiotti, quasi tutti della classe 1930-1931, si imposero nella finale di Firenze nel giugno del 1949 ad un lotto di circa 2400 squadre di tutta Italia. La lunga strada per giungere all’atto conclusivo li vide opposti dapprima in un girone provinciale all’italiana, superato il quale affrontarono il torneo regionale piemontese con partite di andata e ritorno ad eliminazione diretta per poi affrontare le finali interregionali sempre con la stessa formula ed infine il girone finale. Prima di accedere alla finale i giovani Orsetti di Dadone superarono in due appassionati turni la Triestina (3-1 in casa e 3-2 a Trieste) ed il Prato sul campo neutro di La Spezia nello spareggio, con un netto 4-0; le prime due partite si erano infatti concluse con una netta sconfitta per 5-1 a Prato e con il successo casalingo per 4-0.
Finalissima a Firenze. I Grigi vanno subito in vantaggio con Malvicini ma vengono raggiunti su rigore dagli avversari dell’Alba di Trastevere. Ancora in vantaggio i Grigi con un rigore trasformato dal capitano Piccione e successivo pareggio dei laziali, si prosegue con i supplementari ma si resta sempre sul 2-2. I dirigenti alessandrini proposero la ripetizione dell’incontro ma gli avversari non furono d’accordo, largo allora al sorteggio e la fortuna premiò i giovani di Dadone che ricevettero la coppa dallo storico presidente della Federazione Ottorino Barassi.
Mario Bocchio