Già nel periodo pionieristico del calcio sono stati prodotti volumi destinati ad appassionati ed addetti ai lavori. Questi volumi contenevano e contengono tutti i dati riguardanti squadre e calciatori.
A cavallo della Grande Guerra usciva l’“Annuario Italiano del Football” edito a Roma da Guido Baccani. Conteneva le regole del calcio, le normative sportive, l’elenco dei dirigenti e delle squadre. Per le più importanti, come l’Alessandria, erano riportati i dati anagrafici (il “costume” dell’Alessandria FBC per il 1919-’20 era maglia grigio-perla, calzoncini bleu), i principali dirigenti, e la rosa dei titolari le cui schede, ridotte all’essenziale erano riportate nella sezione dedicata agli atleti. La Baccani terminò la sua breve esistenza nel 1920.
Negli anni ‘30, fino al 1942, uscì l’Agendina del Calcio, detta la “Barlassina”dal nome del suo editore-curatore, Rinaldo Barlassina, assicuratore novarese che era anche uno dei miglior arbitri del suo tempo. Il volume, redatto, più o meno con lo schema del suo predecessore, conteneva la parte dedicata alla Serie A (nata nel 1929-’30) con l’elenco delle squadre e dei suoi giocatori con luogo e data di nascita e società della stagione precedente. Anche qui niente foto. L’Agendina del 1937-’38, con l’Alessandra appena retrocessa in B, aveva cambiato veste. Le società erano divise in tabelle: una per i dati societari, una per i presidenti, una per gli allenatori, ed una per le rose dei giocatori, decisamente migliorati. Per la serie A oltre ai dati anagrafici anche ruolo, altezza, peso e … stato civile. Essenziale l’elenco della serie B con solo le anagrafiche.
Sul finire degli anni ‘30 vide la luce l’”Enciclopedia Illustrata del Calcio Italiano”, pubblicazione che esce ancora oggi come Almanacco illustrato del Calcio (per tutti il “Panini”). Nelle prime edizioni, secondo uno schema rimasto immutato fin quasi ai giorni nostri per le società di Serie A, foto, dirigenti e squadra con una sintesi della carriera per ogni giocatore. Per la Serie B e quindi anche per l’Alessandria, mezza pagina per squadra con ruolo, provenienza ed anagrafica di ogni atleta.
Nel primo dopoguerra, con i Grigi nuovamente in A, due pagine per i dati dei giocatori ed una per la foto, normalmente una schierata contornata dalle testine dei titolari non presenti nella foto. Tornata in B l’Alessandria trovò ad attenderla una novità. Lo spazio per i cadetti si era raddoppiato così oltre ai dati tecnici c’era posto anche per una foto. L’Almanacco aveva trovato ormai la sua struttura. Anche quando per i Grigi ci fu la discesa in Serie C: identica al formato che abbiamo conosciuto in questi anni: elenco dei giocatori ridotto al minimo come dati e nessuna foto.
Tutto così fino al 1970 (edizione campionato 1969-’70). Dalla stagione successiva l’Almanacco, diventato Edizioni Panini subì una trasformazione: copertina cartonata e, soprattutto, le schede con le carriere dei singoli giocatori, fatte esattamente come sono oggi (una pecca, questa: non considerare Coppa Italia e competizioni europee lo rende parzialmente obsoleto).
Questo cambiamento, vissuto con gli occhi dell’Alessandria, è passato inosservato, o quasi. Nessuna foto per la squadra e niente scheda dei giocatori, riservata ai tesserati di A e B. Tranne nel 1974-’75 e tranne l’edizione 2022 che riporta la prima foto dell’Alessandria a colori. E per la prima volta c’è la carriera dell’allenatore dei Grigi, rubrica introdotta solo da alcune stagioni.
Sergio Giovanelli