Mentre la Fermana ottiene il pareggio con il minimo sforzo, l’Alessandria fallisce il secondo impegno casalingo consecutivo conquistando un solo punto che a poco serve nella lotta alla salvezza, con i play out ormai all’orizzonte.
E se nel gioco e nelle occasioni da gol i Grigi sono riusciti a rendersi pericolosi andando “a nozze” nella non trascendentale difesa ospite, la squadra di Lauro deve anche recitare il “mea culpa” per la mancanza di personalità e lucidità che ne hanno caratterizzato il ritorno in campo dopo l’intervallo.
L’Alessandria è stata costretta ad affrontare questa partita senza Lamesta e Sylla influenzati; Cori ha garantito il punto di appoggio per Martignago in avanti fino all’infortunio che purtroppo potrebbe tenerlo lontano dai campi per alcune settimane.
L’ingresso di Galeandro ha dato profondità ma minori scambi tra le punte. L’avvicendamento dei fratelli Renault è stato impalpabile.
Il cruccio però è sempre lo stesso: i dettagli, la concentrazione su ogni pallone, perché anche la Fermana non si è dimostrata imbattibile, tutt’altro. L’episodio del gol subito ne è un esempio lampante.
Alcune letture non felici in attacco ed uno svarione difensivo sono costati il pareggio, punti gettati al vento che potevano essere un toccasana. Ma è una musica ormai ben conosciuta.
I Grigi non sanno più vincere e al Moccagatta non facendolo nelle ultime due occasioni potrebbero essersi condannati definitivamente all’appendice dei play out.
Mister Lauro afferma che la sua squadra ha fatto passi importanti nel rendimento in campo; la classifica è invece inesorabile nel confermare che si rischia grosso. E purtroppo i numeri sono implacabili e dicono la verità.

Mauro Bavastri