Grigi in piena lotta playout, sono reduci da tre sconfitte consecutive. Como a quota 35 punti in campionato, ha bisogno di punti preziosi per non perdere terreno dalla zona playoff.
Sette indisponibili per l’Alessandria: fermi ai box sia Marconi che Kolaj. Convocati gli ultimi due arrivati Ariaudo e Barillà. Moreno Longo schiera Corazza in avanti con Fabbrini e Chiarello a supporto. Nella lista degli indisponibili di Giacomo Gattuso si aggiunge anche l’assenza pesante di Cerri. Il tecnico si affida a Gliozzi e La Gumina in attacco.
I Grigi interpretano bene la partita e hanno un approccio migliore degli ospiti. Dopo qualche chance mancata da parte dell’Alessandria, la svolta del primo tempo arriva dopo la mezzora. Parigini viene espulso, dopo l’intervento del Var, per un fallo pericoloso su Gori. Pochi minuti dopo, in una delle poche incursioni offensive del Como, La Gumina si procura un calcio di rigore trovando con una conclusione dal limite il braccio di Mantovani. La Gumina stesso fallisce il tiro dal dischetto ma sulla respinta di Pisseri intercetta il pallone e porta avanti i suoi.
L’Alessandria nella ripresa dovrà giocare con la stessa intensità della prima frazione approfittando della superiorità numerica e concretizzando al meglio le chance da rete create. Il Cono è chiamato invece a resistere e difendere il prezioso vantaggio provando a sorprendere i Grigi con qualche ripartenza.
L’Alessandria riprende il Como in extremis pur apportando un vero e proprio assedio alla porta lariana. Dopo la rete di La Gumina nel primo tempo e malgrado l’inferiorità numerica, la squadra di Gattuso si difende con ordine ma soffre maledettamente i Grigi. La porta comasca viene salvata a più riprese da uno strepitoso Facchin, il quale non può nulla sulla rete siglata di testa da Casarini sul finale. L’Alessandria interrompe la striscia negativa.
L’Alessandria ha giocato novanta minuti praticamente senza mai rifiatare: avrebbe meritato sicuramente di più, se consideriamo la quantità incredibile di occasioni da gol create.
UP – Squadra promossa in tutti i reparti, ma sugli scudi, al di là di Federico Casarini, l’autore del subentrato a Gori, c’è sicuramente Diego Fabbrini, che con il pallone tra i piedi è sempre capace di inventare qualcosa di assolutamente pregevole. È stato suo l’assist perfetto per il colpo di testa vincente di Casarini. Poi vale anche la pena spendere una parola per Gabriel Lunetta: la maggior parte delle occasioni create dai Grigi nascono sempre dalla porzione di terreno in cui opera lui.
DOWN – Simone Corazza, gioca sì, ma sembra non essere sereno, e la conferma viene dal clamoroso errore commesso sottoporta ad inizio ripresa. Imperdonabile per un attaccante come lui.
Mario Bocchio