Proprio così. Il paradosso apparente è dovuto al fatto che l’unico precedente di questa sfida si giocò il 1° maggio 1983 al Fausto Coppi di Tortona.
Ciò avvenne perché lo stadio alessandrino venne dichiarato inagibile giusto nell’imminenza della gara con i maremmani perché improvvisamente un paio di gradoni del parterre cedettero e crollarono. Nell’emergenza si dovette emigrare a Tortona. Peccato. Perché tra i pochi motivi di interesse di questo incontro per un’Alessandria rimasta attardata irrimediabilmente in classifica nel corso della gestione tecnica di Ghio c’era il ritorno in riva al Tanaro di Arrigo Dolso uno degli artefici della promozione in B del 1975. Dolso, assente all’andata, per la prima volta (e sarebbe stata l’ultima) affrontava i Grigi da ex e la sorte gli negava la possibilità di farlo nel suo stadio.
Tortona, dunque. Un migliaio di spettatori affolla gli spalti del “Coppi”. Un forte e fastidioso vento soffia disturbando notevolmente il gioco che, anche per questo, non risulta essere particolarmente brillante. In quella stagione, poi, l’undici alessandrino che si esibiva lontano da casa appariva piuttosto sbiadito quasi mai in grado di imporre il proprio gioco.
L’inizio è vivace con un paio di occasioni create dal centrocampo alessandrino forte di Pier Paolo Scarrone ma non sfruttate dal settore d’attacco. Ci vuole un calcio di punizione dal limite dell’area grossetana per smuovere il punteggio. Lo tira Scarrone: la palla sfiora Castriconi posizionato in barriera, subisce una lieve deviazione e si insacca alle spalle dell’incolpevole Bianchi. Il classico gol che oggi viene attribuito senza indugi al tiratore ma che allora veniva classificato come autorete.
La strada verso la vittoria sembra spianata per i ragazzi di Mirko Ferretti tanto più che sessanta secondi dopo un rinvio del portiere grigio Lorenzotti, sospinto dal vento, costringe il collega dall’altra parte ad un miracoloso salvataggio in corner.
Al 38’ il pareggio: lo propizia proprio Arrigo Dolso con un sinistro filtrante che mette Rasi in condizione di battere Lorenzotti in uscita.
Da lì alla fine della partita il risultato non cambierà più: in sede di commento Roberto Gilardengo sulle colonne de “Il Piccolo” scriverà: “Il Grosseto, sospinto da Arrigo Dolso che a trentasei anni suonati e con qualche chilo in più tiene la scena ancora con bella disinvoltura e splendidi assist, ha comunque meritato il pareggio per grinta e determinazione, la forze delle pericolanti”.
Già, perché il Grosseto era in piena lotta la salvezza. Da lì alla fine del torneo (dopo Alessandria-Grosseto c’erano da giocare ancora 5 partite) i maremmani non riuscirono ad evitare la retrocessione.
I Grigi, che erano partiti con la nomea di possibili outsider per il salto in C1 chiusero al quinto posto, staccatissimi dalle promosse Prato e Foligno ed anche alle spalle di Torres e Casale battute entrambe negli scontri diretti giocati nelle ultime giornate.
Sergio Giovanelli