Futuro societario ancora da scrivere e campionato tutto da impostare: non sarà certo una estate come quella degli anni scorsi ai grigi.
Da qualunque prospettiva lo si guardi il futuro dei grigi ha fatto un bel salto indietro. Se Di Masi è impegnato nel trovare un compratore credibile mettendo sul piatto della bilancia gli aspetti gestionali positivi, a livello di campo la situazione è tutt’altro che semplice.
Al momento l’Alessandria ha un allenatore sotto contratto: se però Longo trovasse una sistemazione il patron lo lascerebbe andare via senza problemi.
Una situazione da quasi separato in casa: il tecnico voleva la B ma la retrocessione e, probabilmente, qualche sassolino che si è tolto subito dopo la fine del campionato non lo hanno agevolato. Il mister sperava di continuare in cadetteria magari agganciando sul filo di lana le panchine del Cosenza o del Pisa, le ultime ad andare a posto (ma senza di lui). Il peso del suo ingaggio e di quello dello staff che lo affianca possono aver indotto i due club a un passo indietro anche se non c’è la riprova. Lo stesso vale per piazze importanti di C: Siena prima e Padova poi erano state accostate al tecnico torinese ma, alla resa dei conti, non se ne è fatto o non se ne farà nulla.
Ancor più difficile il compito che attende il ds Artico. Se Di Masi avesse rilanciato il suo lavoro sarebbe stato decisamente agevolato: con 17 giocatori sotto contratto di cui alcuni elementi top per la serie C la strada sarebbe stata in discesa. Invece il patron è stato chiaro: via tutti e senza buonuscite.
Qui entra in ballo prepotentemente il ruolo del ds che, pur avendo ancora 2 anni di contratto, si trova nella stessa situazione di Longo (se trova di meglio nessuno lo trattiene). Oltre a trovare le motivazioni lavorative giuste, dovrà liberarsi di ingaggi onerosi senza poter «aggiustare» l’uscita come ha potuto fare nello scorso mercato invernale.
Con un’aggravante, i giocatori in rosa hanno in mano contratti firmati, se qualcuno si impunta rischia di dover essere pagato senza giocare: e Di Masi se non riesce a vendere si dovrà accollarsi il loro ingaggio e quello di chi arriverà.
Un po’ di ossigeno alle casse del club potrebbe arrivare dal mercato in uscita, in particolare da Pisseri: due-tre club di B sono interessate a lui. In tutto questo resterebbero le nubi all’orizzonte sul lato sportivo con una squadra fatta di under e di prestiti.
Articolo di Francesco Gastldi su “La Stampa” ed. Alessandria