Il campionato 2009-‘10 fu quello del ritorno dell’Alessandria nel calcio che conta, dopo le purtroppo note e tristi vicissitudini che portarono anche al fallimento del club e alla sua rinascita.
Si trattò di un’annata condotta con regolarità e i buoni risultati garantirono alla squadra grigia non solo una meritata salvezza conquistata anzitempo, ma anche un brillante ottavo posto in classifica.
A pochi giorni dall’inizio del campionato la società dovette affrontare un’importante e complicata questione, quella relativa al campo di gioco: il Comune scelse di programmare la completa ristrutturazione della Curva Nord, quella destinata ai tifosi di casa, in pieno campionato; ciò ebbe inevitabili ripercussioni sugli incassi della società. Domenica 24 gennaio 2010, in occasione proprio di Alessandria-Perugia, ci fu l’inaugurazione della nuova Nord e tantissimi alessandrini la riempirono.
Il finale fu esagerato… dopo aver contenuto gli attacchi perugini l’Alessandria vinse a pochi minuti dal fischio finale con un colpo di testa di Marcelo Mateos Aparicio proprio sotto la Nord, che esplose di gioia!
Marcelo Mateos Aparicio è uno uno di quei giocatori di quegli anni – insieme ad Artico, Cammaroto, Buglio, Motta e Briano – che ancora oggi conservano il grigio dentro di loro.
Quel giorno per lui fu tutto ancora più speciale, perche coincise il suo rientro dopo qualche settimana di ospedale dovuto ad un pneumatorace spontaneo che l’aveva colpito e tenuto lontano dai campi di gioco.
Per la maglia grigia indossata dall’Alessandria in quella stagione fu scelto l la sponsor tecnico Joma. Contro il Perugia venne usata una muta a maniche lunghe, in raso, grigia con i bordini sia della manica che nel collo di colore nero. In quell’anno – pertanto – i nostri colori erano di nuovo il grigio e il nero!
Il numero, pure lui nero in plastica, era stampato con il simbolino Joma sul fondo, mentre lo stemma dell’Alessandria – ricamato – era rotondo e posto sul davanti alla sinistra. Lo sponsor più piccolo -alla destra dello stemma – era l’ Happy Tour dell’allora presidente Gianni Bianchi, quello più grande Alegas, compariva sul petto al centro. Tutti e due erano stampati in plastichina bianca. Ovviamente sul braccio la presenza dello stemma Lega Pro che caratterizzava le maglie usate nelle partita di campionato.
Personalmente non gradisco tanto le maglie moderne, ma questa a mio avviso ha un sapore particolare e speciale per quello che rimarrà nella storia dell’Alessandria: la vera e propria rinascita e l’inaugurazione della Curva Nord tutta nuova.
A fine partita Alessandria-Perugia 1-0, Marcelo che indossava per lui un insolito numero 9, venne sotto la Curva e mi regalò la maglia, che ora è nel Museo Grigio, ancora sporca di sudore e di erba.