Nel corso degli anni diversi giocatori hanno avuto la ventura di indossare le maglie di entrambe le squadre. Vogliamo brevemente ricordare alcuni di loro.
Il primo di essi è certamente Nando Gorrino. Nato ad Alessandria nel 1947, cresciuto e lanciato dai Grigi – con i quali giocò 10 partite in Serie B tra il 1964 e il ‘67 – trascorse la parte più importante della sua carriera ad Alba. Con i biancoblu vinse il torneo di Promozione 1970-71 e quello di Serie D nel 1975 prima di chiudere la carriera a Fossano. Gorrino si stabilì ad Alba , insegnò in un Istituto Professionale e si dedicò all’allevamento dei giovani calciatori lavorando per un ventennio nella stessa Albese e in altre società del comprensorio. Quì morì nel 2021.
Due icone del calcio alessandrino, Mario Pietruzzi e Gaetano Legnaro, chiusero ad Alba la carriera. Per Pietruzzi fu una piccola parentesi prima di tornare ad Alessandria ad allenare. Per Legnaro fu la conclusione di una storia calcistica condita da numerosi campionati in Serie A e B con Lazio e Ascoli.
Di passaggio nelle due squadre fu Mario Pandolfi che, dopo un lungo peregrinare approdò trentenne all’Alessandria nel 1978-79 per giocare in C1. Giocò metà elle 34 partite e poi scese in C2 con il Derthona. Tra il 1983 e il 1986 chiuse con l’Albese in Promozione e nel campionato Interregionale (ora Serie D).
Gianfranco Bellacomo (a sinistra) e Mario Pandolfi
Infine Gianfranco Bellacomo il folletto proveniente dall’Asti del Comm. Cavallo. Nel 1977-78 contribuì alla qualificazione alla neonata C1 poi lasciò il Grigio. Fu uno dei protagonisti del quinquennio d’oro dell’Asti TSC passato dall’Interregionale alla C1, poi si spostò all’Albese che in quel periodo militava in Promozione. Dal 1986 al 1989 fu titolare inamovibile della squadra scendendo in campo 85 volte. A fine stagione salutò e andò a chiudere la carriera con il Chieri.
Chiudiamo ricordando un doppio ex particolare. Mirko Ferretti, alessandrino che fu giocatore dell’Alessandria solo nell’ultima stagione della vita agonistica dopo belle annate in Serie A con Fiorentina e Torino, si mise in luce come allenatore nell’Albese tra il 1974 e il 1976 con cui vinse la serie D. Questa impresa gli fruttò la chiamata del Torino per diventare secondo di Gigi Radice. Più avanti, in due occasioni fu sulla panchina dell’Alessandria guidandola in momenti particolari della storia grigia.
Sergio Giovanelli