Alessandria-Siena è sempre stata una classica del calcio di provincia, una passione nata dal cuore, grigio da una parte, bianconero dall’altra. Passa il tempo, cambiano gli scenari ed il confronto tra piemontesi e toscani è divenuto un match per pochi intimi (541 biglietti venduti più 474 abbonati) rispetto ai pienoni cui questa partita ci aveva abituato in passato. Al Moccagatta è andato in scena il confronto numero 33 (tutti di campionato).
I Grigi, pur disputando una partita meritevole, accorta, con grande dispendio di energie, sono capitolati: a trafiggere la rete dei mandrogni è stato uno che il gol ce l’ha nel sangue, Paloschi, un “rapace” d’area di rigore pronto ad approfittare dell’unica indecisione difensiva alessandrina per castigare i Grigi. Tutto questo all’11’ della ripresa. Prima, un tempo senza sussulti da ambo le parti: unico tiro in porta un calcio d’angolo di Sini respinto sulla linea dallo stesso Paloschi. Poi, il Siena a controllare e l’Alessandria sterile ed incapace di rimettere in sesto la partita.
Poche annotazioni sul taccuino ma anche portieri praticamente inoperosi. Lo zero a zero sarebbe stato il risultato più giusto. Il campo premia il Siena e lascia la squadra di Rebuffi a recriminare.
Termina con i bianconeri a gioire e le grigie casacche immeritatamente e mestamente battute, applaudite come sempre dalla tifoseria. Come pure, dalla curva alla tribuna, al rettilineo è salito alto l’applauso nei confronti del proprio mister: Fabio Rebuffi ha ringraziato (lo farà anche in sala stampa). Tutti hanno capito il grande lavoro svolto dal nuovo tecnico. Ci sarà molto ancora da fare ed il mister lo sa bene come pure i giocatori, principalmente in fase offensiva: se non si tira in porta vincere è un tabù e davanti a squadre, come il Siena, ben attrezzate in fase difensiva sarà molto difficile conquistare l’intera posta.
Mauro Bavastri