L’asso Virgilio Maroso in Maglia Grigia nel 1944

martedì, 12 Aprile 2022

1943-’44, va in scena il Torneo Ligure-Piemontese. Nella formazione grigia si riconoscono, in piedi da sinistra: Piana, Polo, Stradella, Foglia, Rossi. Accosciati: Vitto, Rosso, Fregosi, Maroso (curvo), Pietrasanta e Bigando (foto archivio “Museo Grigio”)

Anno 1945, periodo di guerra, torneo a Bosco Marengo, nel Torino Audace ci sono Maroso, Pagliano, Gabetto, Ellena, Spadavecchia, Mosca, Mario Morandi, Ussello, Ossola, Gigi Cassano e Gallea. La paura dei bombardamenti avevano costretto anche i giocatori a sfollare nelle campagne. Valentino Mazzola scelse il Casalese. Più che una città, Alba sembrava un grosso paese. Anche se nel suo cielo stellato brillavano i bagliori delle bombe sganciate su Torino, la capitale del tartufo era il luogo giusto dove rifugiarsi. Lo pensarono i giocatori della Juventus che decisero di trasferirsi al “Bricco delle capre”, nella villa Sorano della famiglia Bonardi.

Virglio Maroso nel Grande Torino

In quella Juve, che si allenò al “Coppino” fino alla primavera del 1943, militavano grandi giocatori: il mitico Meazza, i fratelli Sentimenti, Borel, Perucchetti, Lushta e Locatelli, fino ad arrivare a quel Carlo Parola la cui rovesciata è stata scelta come immagine simbolo dalla Panini. La devastazione della guerra rivoluzionò i vari campionati. L’Alessandria disputò il torneo denominato Ligure-Piemontese, che ebbe breve durata: da gennaio a maggio 1944 con Baloncieri allenatore. In campo anche Virgilio Maroso, dodici incontri per il difensore che poi passerà al Grande Torino e morì nel disastro di Superga, dove solo il destino sconfisse quella che allora era la squadra più forte del mondo.

Mario Bocchio

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