L’imprevedibilità del calcio si è manifestata sabato scorso il 23 settembre, giorno in cui l’Alessandria, a secco di punti, ha preso lo scalpo della Carrarese, che in quattro gare giocate aveva fatto l’en plein. Un risultato che restituisce morale a un ambiente scosso da un’estate tormentata, nel limbo di un passaggio societario che ha di fatto congelato le ambizioni di mercato, dopo la retrocessione dalla B alla C. In panchina è stato promosso Fabio Rebuffi, da otto anni tecnico delle giovanili dell’Alessandria, chiamato ad assemblare un organico in cui, a parte qualche giovane, l’unico “sopravvissuto” è il centrale Sini, che peraltro a gennaio del 2022 lasciò l’Alessandria in prestito per rinforzare le “pantere” del Renate.
Rebuffi ha iniziato la stagione proponendo il 3-5-2, mentre con la Reggiana ha schierato i suoi con la difesa a quattro, mantenuta con la Carrarese. Nunzella arretrato a terzino sinistro, due centrali comunque affidabili come l’ex Imolese Checchi e Sini, a destra un altro elemento di rendimento, Rota, ingaggiato dalla Carrarese. Tra i pali Christian Marietta, portiere titolare del Rimini di Gaburro in D. A centrocampo, perso per un mese per infortunio l’esperto centrocampista Nichetti, Rebuffi ha lanciato come titolare Mionic, 2001 prelevato dal Milan, panchinaro lo scorso anno a Montevarchi, affiancandolo al baby Mattia Speranza, rientrato dal Derthona. Ma contro la Carrarese Rebuffi ha stupito schierando un 4-2-3-1 offensivo, con Nepi terminale offensivo, Sylla e Galeandro a suo supporto con l’aggiunta di Mauro Ghiozzi, 2002 promosso dal vivaio. Sylla e Nepi hanno segnato le reti che hanno portato l’Alessandria alla prima, meritatissima vittoria. Ma dove possono arrivare gli alessandrini? I Grigi certamente in difesa hanno uomini di categoria che potrebbero ambire a obiettivi più prestigiosi della salvezza, negli altri reparti invece gli uomini a disposizione di Rebuffi non consentono grossi voli pindarici. Prima della sfida con la Carrarese le prospettive per l’Alessandria sembravano essere solamente quelle di evitare la retrocessione diretta, ma anche dopo il successo prestigioso con i gialloblu, pensiamo che l’obiettivo playout sia tutto da conquistare di partita in partita. Al campo l’ardua sentenza.