45 anni, 11 mesi, 18 giorni, 1 ora, 25 minuti. Tanto è durata l’attesa dal momento in cui si era chiusa, il 26 giugno 1975, lo spareggio di Milano con la Reggiana. La serie B è realtà, finalmente. La nemesi ha colpito il Padova che, come i Grigi del 2017 (era il 17 giugno!), ha perso la promozione per differenza reti ed è stata superata nella finale dei playoff. Onore comunque ai veneti che si sono battuti alla pari per 210 interminabili minuti.
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La partita. Formazioni con alcuni ritocchi rispetto a domenica. Nell’Alessandria rientra Mustacchio dopo la squalifica e Casarini riprende il suo posto a centrocampo. Mandorlini dispone nuovamente di Saber, Ronaldo e Chiricò ma deve fare a meno di Della Latta.
La prima frazione è giocata a ritmi piuttosto elevati malgrado il grande caldo. Un paio di tiri da fuori hanno costretto Dini a smanacciare in angolo; quando l’Alessandria ha allentato la pressione è uscito il Padova che, però, si è reso veramente pericoloso una sola volta. Al 45’ le squadre vanno al riposo in perfetta parità. Dopo la pausa le formazioni riprendono il gioco ad un ritmo decisamente più blando.
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I Grigi tendono a mantenere il possesso ma il Padova è sempre pronto a ripartire. I portieri sono i maggiori protagonisti compiendo veri e propri miracoli togliendo dalla porta palloni destinati in fondo al sacco.
Le sostituzioni operate dagli allenatori non hanno mutato il quadro tecnico della partita. Cinque minuti di recupero dopo il 90’ e poi supplementari. Nel primo dei due tempi addizionali l’Alessandria subisce e non riesce a pungere in attacco, la tensione cresce, in campo ed anche sulle panchine con qualche battibecco tra i giocatori.
La decisione finale è ai rigori: la porta scelta è quella sotto la Nord e sembra di buon auspicio. Otto rigori centrati, quasi tutti nell’angolo basso a destra del portiere poi arriva l’ultimo rigore padovano: Gasbarro cambia angolo e manda fuori. Tocca a Rubin, entrato trenta secondi prima della fine dei supplementari, il tiro decisivo. Rubin non sbaglia. Ed è l’apoteosi.
Sergio Giovanelli