«Perché non mi hai telefonato per dirmelo?». Quando Francesco apre la porta di casa, non immagina di trovare la moglie ancora innervosita per l’accaduto. Prova a spiccicare due parole («Non ci ho pensato», «Credevo non fosse così importante»), ma finisce solo per aggravare la situazione. Perché l’evento è eccezionale, e andava raccontato subito: lui, che di cognome fa D’Arrigo, ha battuto Arrigo, che di cognome fa Sacchi.
È il 6 aprile 1994, e nel pomeriggio le agenzie di stampa battono la notizia: Italia-Pontedera è finita 1-2. Nelle redazioni, qualche giornalista pensa ad un errore: avranno dimenticato lo zero, sarà finita 10-2.