Il primo miracolo lo ha compiuto nel 2006, unendo calcisticamente due frazioni segnate da antiche inimicizie campanilistiche. Il secondo nel 2014, vincendo il campionato d’Eccellenza e ottenendo per la prima volta nella sua storia la promozione in serie D. Il terzo, infine, lo ha compiuto nel 2022, approdando trionfalmente in C. La squadra dei miracoli è il San Donato Tavarnelle, matricola terribile della provincia di Firenze: quale sarà il prossimo?
Prima di fondersi nel 2006, esistevano due piccole realtà locali: la Ac San Donato, espressione della frazione di San Donato in Poggio, e la Ac Libertas Tavarnelle, espressione del borgo di Tavarnelle Val di Pesa. Oggi entrambe le frazioni fanno parte del Comune di Barberino Tavarnelle, nella Città metropolitana di Firenze: 12mila abitanti in tutto, sparsi tra vari centri abitati. L’unione delle forze ha consentito la scalata al grande calcio. Dall‘Eccellenza alla D nel 2014 (l’anno prima era arrivata la Coppa Italia Dilettanti toscana, primo titolo della storia). Poi, dopo una discesa in Eccellenza e la risalita in D, il clamoroso approdo in Lega Pro.
Guidata da Paolo Indiani, la formazione giallo-bianco-blu ha vinto il girone E del campionato di serie D con 81 punti in 34 giornate, frutto di 26 vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte. Sette le lunghezze di vantaggio sulla rivale più agguerrita, il Poggibonsi, una delle formazioni del vicinato con le quali c’è maggiore rivalità (le altre sono il Ponsacco e lo Scandicci, fiere rivali in derby sentitissimi). L’8 maggio la data della promozione aritmetica: successo sul campo del Flaminia e via alla festa.
Fino allo scorso anno il San Donato Tavarnelle giocava le partite casalinghe al Leonardo Pianigiani, lo stadio – da 400 posti – intitolato al primo presidente del club. Con la promozione in C si è reso necessario il trasferimento a Montevarchi, nell’attesa di individuare un impianto idoneo più vicino. Lo stemma societario mette insieme i colori delle due precedenti realtà, gialloblu per il San Donato e biancoblu per la Libertas, insieme alla rappresentazione stilizzata di un leone.
Oggi la squadra è allenata da Lamberto Magrini, che ha condotto il Grosseto dall’Eccellenza alla C.