Eugenio Sgarbossa detto “Gegio”, ha giocato in serie serie A con la Reggiana. Nella sua carriera è stato anche compagno di Ravanelli e Gregucci, ha marcato Roberto Baggio il “divin Codino”, e tra i tanti tecnici è stato allenato da Carletto Ancellotti.
Alessandria ha costituito una parentesi molto importante nella sua carriera.
Classe 1964, nativo di Cittadella, da ragazzo giocò nelle giovanili di Torino ed Eureka Settimo, passò poi all’Orbassano, quindi all’Alessandria dei fratelli Calleri.
Esordì in campionato in maglia grigia il 18 settembre 1983, Alessandria-Pontedera 0-0, serie C2. I Grigi, allenati da Mirko Ferretti, scesero in campo con questa formazione: Carraro, Rastelli, Gregucci, Salvadori, Lorenzo Teodoro (89’ Perego), Marangon (II) Fabio (rilevato al 70’ proprio da Sgarbossa ), Cavaglià, Manueli, Scarrone, Camolese e Fratena.
Lasciò Alessandria al termine del campionato 1985-’86, portando con sé l’amarezza dello spareggio perso con il Prato a Modena.
I Calleri che – lo ripetiamo -, non vennero capiti dalla piazza nonostante la lungimiranza e l’assoluta validità del loro progetto, fatto anche da poderose campagne acquisti.
Proprio nell’86 Gianmarco Calleri comperò, insieme al fratello Giorgio e con l’ausilio del finanziere romano Renato Bocchi, la Lazio, di cui risanò la situazione economica e che fece ritornare in serie A.
I Calleri portarono con loro alla Lazio Gregucci, Camolese e Sgarbossa; quest’ultimo collezionò però una sola presenza in serie B nella stagione 1986-’87. Sgarbossa passò poi alla Rondinella di Firenze e al Monopoli.
Nel 1991 venne acquistato dalla Reggiana, con cui ottenne la prima storica promozione in serie A del club, al termine della stagione 1992-’93, con allenatore una vecchia conoscenza grigia, Pippo Marchioro. “Gegio” lasciò Reggio Emilia dopo cinque stagioni di cui due in massima serie, per concludere la sua carriera nella Spal e, successivamente, nella Triestina.