Beppe Accardi era e rimane un ex ragazzo palermitano, del quartiere Zen. Una vita mai banale. A 17 anni era già nella “rosa” del Bologna, in serie A. Poi è tornato nella polvere – tra i dilettanti – a Mirandola, nel Modenese. Quindi il tour tra i professionisti: a Ravenna e Olbia (C2, il trampolino di lancio), a Cava de’ Tirreni (C1). A 22 anni, la grande occasione, all’Inter, con Trapattoni che si innamora di lui durante un’amichevole con la Cavese. In nerazzurro però va male. Accardi non sfonda, riparte da Campobasso, quindi Foggia e Licata, poi si toglie lo sfizio di scendere fino in C1, per giocare nella sua Palermo. Ma siccome nessuno è profeta in patria, volta ancora pagina, va ad Alessandria dove riacciuffa il treno che lo porta fino a Reggio Emilia.
In granata trova la gioia della serie A, evento mai visto da quelle parti. In Italia chiude con il Venezia in B, l’ultima “fiammata” è in Indonesia, nel Pelita Jaya.
Giancarlo Marchetti (foto a fianco), classe 1963, di Camaiore, crebbe nelle giovanili della Juventus per poi passare al Vicenza, allora in C1. Quindi Cerretese, due anni all’Alessandria, poi Pinerolo, Pontedera e Saviglianese. È sempre stato considerato un giocatore di categoria estremamente interessante e affidabile.
Mario Bocchio