L’Alessandria esce a testa alta dallo Zini di Cremona ma senza punti che diventano sempre più determinanti in questa fase di campionato. Alla vigilia si sapeva che la non sarebbe stata delle più agevoli: la partenza della squadra di Pecchia, infatti, è stata a mille (6 calci d’angolo in una dozzina di minuti) con i Grigi chiusi nella propria metà campo a difendere e ripartire.
L’undici di Moreno Longo ha creato le palle gol più nitide, ma una leggerezza collettiva è costata il vantaggio della Cremonese. È un campionato che non perdona certi errori, così Baez palla al piede attraversa tutto il campo fornendo a Strizzolo un pallone invitante per l’1 a 0 complice la fortunosa ribattuta di Pisseri sui suoi piedi Una rete pesante come un macigno sul e spalle dei Grigi, che emotivamente si ricaricano quando rimangono in superiorità numerica a fine primo tempo per il doppio giallo a Gondo.
Un altro errore, che si ripete dopo soli due minuti della ripresa, permette a Gaetano di amministrare a piacimento la sfera ed incunearsi verso l’area grigia per poi battere indisturbato l’incolpevole Pisseri. Partita chiusa? No. Palombi trova il gol dell’1-2 con la complicità di Carnesecchi che si fa passare la palla sotto il corpo sulla conclusione dalla distanza dell’attaccante alessandrino. Con l’uomo in più la manovra è più facile, le forze fresche dalla panchina danno il loro apporto, ma la sterilità in zona gol e gli assist con il contagocce sono determinanti in negativo.
Finisce che il pareggio, che sarebbe stato meritato, non arriva. Alla vigilia il punticino a Cremona sembrava tanta roba. Avrebbe sicuramente potuto arrivare, ma così non è stato. Ora diventa ancor più determinante per i Grigi la partita di sabato con il Pordenone.
Mauro Bavastri