Un altro grande giocatore alessandrino degli anni Trenta, è stato Renato Cattaneo. Era un’ala destra veloce e tecnica, un attaccante tanto estroso che fu soprannominato bonariamente dagli sportivi “Ciaplen”, termine dialettale che indica il sasso piatto che rimbalza sull’acqua. Rimase per anni fedele al colori grigi. Lo troviamo in squadra già nel campionato di Prima Divisione 1922-‘23, con tre presenze ed una rete segnata; con l’Alessandria giocò fino al 1939: sedici anni, con 319 partite disputate e 146 reti realizzate, sempre determinanti per le vittorie dell’Alessandria.
Chiamato da Vittorio Pozzo, allora Commissario tecnico della Nazionale, a vestire la maglia azzurra, disputò là prima partita in Nazionale A (nella formazione B aveva già esordito il 6 aprile 1930 a Genova contro il Lussemburgo, foto sopra) al Comunale di Bologna contro la Francia Infortunatosi, e quindi menomato, segnò egualmente uno dei cinque gol con cui l’Italia surclassò i transalpini: la sua rete rimase celebre come “il gol dello zoppo”.
Ogni giocatore ha almeno una “bestia nera” e il portiere juventino Combi aveva Cattaneo. Nei numerosi incontri con la Juventus, “Ciaplen” realizzò moltissime reti, anche due in una sola partita, come il 18 settembre 1932. Un episodio, in particolare, merita di essere citato. Il 17 settembre 1933 ad Alessandria i Grigi incontrano i bianconeri e li battono per due ad uno (reti alessandrine di Riccardi e del solito Cattaneo, per la Juventus gol di Cesarini: Combi, come al solito, ad un tratto si mette ad inveire contro il trio difensivo Caligaris, Rosetta e Bertolini colpevoli, a suo dire, di aver trascurato la marcatura di Cattaneo. Bertolini, dopo un po’, stanco di essere insultato dal suo portiere, si gira e urla: “Invece di protestare vieni a tenerlo tu Renato, io ho la testa che mi scoppia, mi sta facendo diventar matto”.
Giuseppe Cavanna, portiere della Pro Vercelli, del Napoli e della Nazionale, non ha mai dimenticato il combattuto incontro tra Grigi e vercellesi, il 22 febbraio 1925, al Campo degli Orti. L’Alessandria sconfisse la Pro con una rete del solito Cattaneo. “Nella mia carriera ho subito molti gol, ma quello non l’ho mai dimenticato; una stupenda rete di testa, con palla all’incrocio dei pali. Pararla era semplicemente impossibile”.
Questo era Renato Cattaneo detto “Ciaplen”, bestia nera di tutti i portieri dell’epoca.
Mario Bocchio
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