Quando i Grigi andarono a scuola dai maestri danubiani (quarta parte)

martedì, 22 Novembre 2022

Quella strana e nello stesso tempo straordinaria intervista a Tritz

TritzJuve

Il magiaro Lőrinc Tritz, attaccante classe 1902, è sicuramente uno tra i più validi esponenti della celebre scuola calcistica danubiana approdati in maglia grigia.

Cresciuto nel Törekvés SE di Budapest, arrivò al Moccagatta nel 1925, e con l’Alessandria giocò un solo campionato. Il passaggio di Baloncieri al Torino creò il problema della sua sostituzione; anche Bay I intanto lasciò la maglia grigia e i dirigenti alessandrini decisero di ricorrere al mercato estero. Dall’Ungheria giungono così lo stesso Tritz ed il mediano Simoka. Si sperava nel miracolo, ma questo torneo divenne il campionato della grande paura. Il girone eliminatorio purtroppo ricco di risultati deludenti terminò con la squadra grigia in terzultima posizione. Sarebbe stata retrocessione in Seconda Divisione, ma per fortuna l’avvenuta ristrutturazione dei campionati concesse una possibilità alle otto retrocesse: al vincitore del torneo il diritto a rimanere tra le elette. In questa tenzone supplementare furono impegnate oltre all’Alessandria anche Parma, Mantova, Pisa, Legnano, Novara, Reggiana e Udinese. Il regolamento prevedeva partite ad eliminazione diretta da giocarsi su campi neutri. Messi a riposo Tritz e Simoka, si impostò una squadra forte nella volontà e nell’amor di patria e difatti i risultati furono decisamente positivi. Dal pericolo corso, nacquero i presupposti per il varo di una squadra di giovani che negli anni successivi tenne banco su tutti i campi d’Italia.297-Triz

Ma ritorniamo al nostro Tritz, che dall’Alessandria (in totale 22 presenze e 15 gol) finì al MTK Budapest (dal 1926 al ’29), per poi trasferirsi al Pécs-Baranya e fare le valigie per la Svizzera, dove sottoscrisse un contratto biennale con il Lucerna.

Il nostro storico del lontano calcio alessandrino, Ugo Boccassi, ha ritrovato una curiosa intervista a Tritz, apparsa su “Il Can Can” del 3 Ottobre 1925.

È ammogliato, è scapolo, è divorziato, è fidanzato? Si domandano ansiose lo stuolo di signorine che ogni domenica rendono civettuolo il campo dei grigi.

“ìChi sa cmè cal quata ben – diceva sorridendo una biondina – Adés cal viga davanti al Bar Florè a voi ferméli. A nò cacià tònc, po’ des c acacia anche lù” – mormorava sospirando.

Anche la mia fidanzata ne è talmente entusiasta che quando vede Tritz gli…strizza l’occhio.

Grigi 1925-26

Una formazione dell’Alessandria 1925-’26. Rangone, Viviano, Morando, Costa, Assandro, Guerci, Firpo, Lauro, Gandini, Papa II, Avalle, Cattaneo, Banchero, Tritz, Tosini.

Per soddisfare la curiosità di tutte le sue ammiratrici e per tutte le lettrici de “Il Can Can”, blocco Tritz all’uscita dal campo.

Gutan Adend, mei Herr Tritz, wie geht et ihnen Spreche Sie Deutsch?

Neem – risponde

Good evening, Sir Tritz, how are you ? Do speak English?

Tritz rimane muto.

Buenas tardes, senor Tritz, como està usted. Habla espanol ?

Tritz non parla.

Bon soir, monsieur. Parlez vous francais.

Tritz mi guarda inebetito.

Bona sira, siur Tritz, ul capìs l’italiòn.

Ma sì, capire itagliano.

Oh, accidenti finalmente ci comprendiamo.

Danubiani (6)

Alessandria-Genoa 1-0, 1926. Il rigore realizzato da Tritz.

Signor Tritz le piace la nostra città?

Ighen, molto pella; pelle strade, pelli monumenti, bellissimo quelo nuovo Piazza Vitorio Emanele.

E che cosa ne dice delle nostre ragazze?

Oh, oh! Quele bellissime. Veduto molto pelle pampine. Me piacere moltissimo spezialmente porsaline. Io subito inamorare, ma non potere parlare, loro non capire. E i dirigenti mai lasciare solo, sempre acompaggnare. Pasegiare sempre con dirigenti, campo, manciare: sempre con dirigenti.

È soddisfatto della cucina alessandrina?

Ighen, ighen. me molto piacere, me manciare anciolotti, quando dirigente non vede.

Signor Tritz mi permetta un’ultima domanda: lei è ammogliato?

Nem, essere sciapolo.

Meno male. Tritz è libero. Ed ora a voi graziose ammiratrici. Fatevi sotto, chissà che qualcuna riesca a dribblarlo!

Tritz nel corso della sua carriera, giocò una sola partita con la maglia della Nazionale ungherese, a Vienna il 19 settembre 1926, quando i maestri magiari si imposero per 3-2 sull’Austria.

Mario Bocchio

Ugo Boccassi

– fine –

 

 Articoli correlati

Quando i Grigi andarono a scuola dai maestri danubiani (terza parte)

Quando i Grigi andarono a scuola dai maestri danubiani (seconda parte)

Quando i Grigi andarono a scuola dai maestri danubiani (prima parte)

Guarda anche

Alessandria e la Coppa Italia: per pochissimo la prima non è finita nell’albo d’oro della seconda

 La celebre scuola alessandrina

Cronaca di una brutta partita, con venenum in cauda

Árpád Weisz, “ebreo errante” che fece tappa anche ad Alessandria

Székely, giramondo che dormiva nella roulotte

Condividi