“La Stampa” del 30 luglio 1923 in un breve trafiletto annunciava una tournée dei Grigi in Spagna.
“I Grigi in Spagna. Prossimamente la squadra dell’Alessandria si recherà in spagna per disputare una serie di partite. Il primo incontro si effettuerà con il Club Deportivo Europa (due partite) poi affronterà i campioni del Valencia e molto probabilmente anche il Bilbao“.
Il Club Deportivo Europa, inedite cartoline dell’epoca.
Questa breve notizia era confortata da alcune foto, provenienti dall’archivio Elvio Banchero con la scritta apposta a matita “15 Agosto 1923, Barcellona”. Troppi pochi elementi per riportare “a futura memoria” una memoria, persa o dimenticata, poiché nei giorni successivi nessuna testata italiana citava i fatti di quella escursione in terra iberica e la carenza, nel periodo, di ebdomadari alessandrini rendeva ancor più difficile la documentazione. Eppure nel 1923 un “viaggetto” in Spagna di una squadra, non era cosa che si potesse ignorare. L’analisi delle fotografie quindi ha costituito il primo punto d’appoggio per le nostre ricerche. La data ed il luogo indicati ci avevano fatto pensare ad un incontro con la squadra blaugrana, ma il giornale non citava nulla che ci potesse indurre ad una conferma. Guardando attentamente le maglie degli avversari catalani abbiamo scoperto che in realtà si trattava del Club Deportivo Europa, come peraltro riferiva “La Stampa”, formazione dello storico quartiere “Gracia” di Barcellona e vincitrice in quell’anno della Coppa di Catalogna. Già un passo avanti, ma sempre millimetrico rispetto alle finalità che ci siamo proposte con la nostra storia. Né, per il momento era bastata, l’informazione fornitaci dal solerte amico Franco Biorcio, e reperita su “Le Vie d’Italia”, rivista del Touring Club Italiano, riporta, in due righe, che lapidariamente recitava: “In Spagna, l’Alessandria è stata sconfitta per 2 a 1”.
Ma la caparbietà metodica, al limite della pignoleria, mia e del fido Lele Bellingeri, l’uomo delle “memorabilie” grigie, non poteva arrendersi. Troppo lungo sarebbe narrare le vicissitudini che ci hanno permesso di svolgere la matassa, e ciò ci farebbe deviare dalla strada maestra. Diciamo solo che il punto di riferimento è stata la Biblioteca di Barcellona (cui vanno i nostri sentiti ringraziamenti) dove in una efficientissima emeroteca abbiamo trovato quel che volevamo sapere. “El Mundo Deportivo”, una sorta di “Guerin Sportivo” aveva dato ampia relazione delle partite giocate in terra catalana.
Così sull’edizione del 10 Agosto 1923 il giornale annunciava l’avvenimento:
“Nei giorni 15 e 19 della corrente Fiesta Major del quartiere la Grazia il Club Deportivo Europa sosterrà due partite contro la famosa equipe del Nord Italia, l’Alessandria F.C., campione del suo gruppo e vincitrice tra l’altro della Pro Vercelli, pluriscudettata e del Genoa, attuale campione d’Italia. Questa la composizione dell’equipe alessandrina: Cagnina, portiere che nonostante la sua statura è veramente un atleta ed uno dei goalkeeper meno battuti. Viviano e Costa, terzini davvero insuperabili. Viviano poi conta solo 18 anni ed è una rivelazione. Lauro (Bonzano (Valenzana), Gambarotta (Novese) e Moretti costituiscono una linea mediana di tutto rispetto. In attacco l’assenza di Baloncieri che con il Genoa è andato in Sudamerica, sarà sostituito dal giocatore della nazionale Migliavacca (Casale). Completano la linea Gandini e Banchero, Crotti (Derthona), Bay e Masetti (Novese) Crediamo sia inutile riferire con quanto interesse si guarda a queste partite che potranno certamente mettere in luce la nostra squadra che si spera vincente”.
L’annuncio mette in rilievo la considerazione che anche all’estero godeva l’Alessandria, se pure rinforzata da esterni che, come vedremo si avvalse di altri giocatori senza tuttavia snaturare l’insieme organico che si trovava sotto la bandiera italiana adornata da sfumature di intenso grigio.
Ai calciatori sopracitati vanno infatti aggiunti: Brezzi, Caligaris, Tornabuoni e Tosini, tutti coordinati da Bèla Révész.
La prima partita è stata vinta dal Club Europa per 2 a 1 e le squadre si sono affrontate con queste formazioni:
Alessandria: Cagnina; Costa, Viviano; Bonzano, Tornabuoni, Gandini; Migliavacca, Tosini , Banchero, Crotti, Masetti
Europa: Bordoy; Serra, Garrobe; Corbella,Pelao, Arcoriza; Pellicer, Julià, Cros, Cella II, Cinca.
Reti: Masetti (A), Julià (E), Cinca (E).
Agosto 1923: l’Alessandria affronta il CD Europa a Barcellona.
La seconda partita è stata anch’essa vinta dal Club Europa per 2 a 1. L’Alessandria ha sbagliato un rigore con Tornabuoni.
Queste le squadre in campo:
Alessandria: Cagnina; Costa, Viviano; Lauro,Tornabuoni, Bonzano; Migliavacca, Tosini, Banchero, Crotti, Masetti
Europa: Bordoy; Orti, Vidal; Artisus, Pelao, Arcoriza; Segarra, Alegre (Olivella), Pellicer, Julià, Cros, (Alcazar) Cella II,
Reti: Alegre (E), Alcazar (E), Tornabuoni (A)
Tournée in Spagna, 1923. La formazione che incontrò, a Barcellona, il 15 agosto 1923, il Deportivo Europa. Si riconoscono: Gandini, Viviano, Banchero, Lauro, Tosini, il portiere Cagnina, l’allenatore Béla Revesz.
In entrambi gli incontri, sono stati giudicati tra i migliori, il piccolo portiere Cagnina che si è meritato grandi applausi, Banchero, anche se un poco egoista e Migliavacca. Infine l’Alessandria, pur perdendo ha fatto grandissima impressione per la qualità del suo gioco (In effetti con molti giocatori poco rodati a stare insieme e con l’assenza vitale di Baloncieri e di Papa II, con Brezzi e Bay I che non hanno giocato non si poteva pretendere di più che un’una brillante esibizione.
L’annuncio della stampa italiana prevedeva incontri anche con il Valencia F.C e l’Atletico Bilbao ma di questi non abbiamo trovato traccia. Invece per quanto riguarda il Valencia, “Lo Sport di Alessandria e Provincia”, giornale fresco fresco – come “Il Piccolo ” – di “prima” stampa nel luglio del 1925, informava che i Grigi erano partiti per la Spagna dove avrebbero giocato appunto con la squadra iberica due partite (a parziale risarcimento degli incontri mancati due anni prima?) Anche questa volta si parla di rinforzi che avrebbero servito a rimpolpare i ranghi grigi.
Ugo Boccassi
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